6 Ottobre 2024

Il “Taccuino di Baudelaire” di giovanni Farzati del 3 ottobre 2024

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Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati

Copersito Cilento, Nicola, medico in pensione ha scoperto un rudere

Abbandonato da decenni; era completamente coperto dalla vegetazione; lavori  con sorpresa; nel ‘Manco’, così si chiama la zona; in un terreno; durante uno “smacchiamento”  è affiorato un  rudere; l’ abitazione del ‘parzonaro’, o un  magazeno? ci sono travi e tegole nel terreno.

Quello che impressiona sono le dimensioni ridotte dell’ambiente. Immagino la giornata del contadino: luce con il lume e la candela- dice Nicola Tarallo, medico in pensione-  inverno freddo, estate calda, lavoro, lavoro, lavoro; fame fame, fame; non può esserci un’abitazione umana senza una vicina fonte di acqua;  “circa 40 metri è comparso anche un pozzo, oramai completamente interrato”.
Al momento si è nella fase di recupero del rudere;  il  pensiero va agli antichi lavoratori della terra, che con vanga e zappa dovevano vedersela faccia a faccia con la natura, spesso inclemente e ostile, e con la sensazione perenne di fame.

Cilento, una ragnatela di crocette sulle strade, troppi incidenti mortali

Caso crocette; ma no! non è un caso, caso per modo di dire;  un amico, che ogni giorno fa casa-lavoro; dall’alto Cilento in un comune non lontano da Battipaglia; gira e lavora per molti comuni; da inizio anno e specialmente la scorsa estate; “sono aumentati i rilievi; fatti con crocette e segni sull’asfalto; a dimostrazione che di gravi incidenti ce ne sono stati tanti, troppi ho visto troppo sangue e dolore”.

E tra i tanti incidenti, ricorda quella della coppia avellinese di motociclisti, investiti e uccisi in un pomeriggio di agosto non lontano da Paestum; centrati da un mezzo matto; morto anche  alcuni giorni dopo l’impatto.

Una tragedia nella tragedia; “al posto di quei” due poveretti, poteva esserci ognuno di noi, io stesso sono passato una mezz’ora prima, quanto spavento e mille pensieri per la testa, mi hanno accompagnato tutto il giorno la notte, ho dovuto far ricorso ad un blando sonnifero per addormentarmi”.

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