21 Novembre 2024

Il Taccuino di Baudelaire del 19 ottobre 2024 di Giovanni Farzati

0

La Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati

San Marco di Castellabate, il grande fallo dopo Napoli  alla Torretta (ma è solo un fotomontaggio) mentre a Cava
“200000 euro e con le palle  quanto sarebbe costato?” è questa una delle ultime opere di Gaetano Pesce, morto lo scorso aprile in America; scultore ligure.

“Tu si ‘na cosa grande”; ma che caxxo capiti vui!”; Napoli;  grande città conosciuta in tutto il mondo per le sue bellezze;  i suoi grandi, grandissimi artisti; ora anche per il  pene di Gaetano Pesce.

In  origine doveva essere un Pulcinella; “occorreva un po’ di cura nella fase di realizzazione, non è stato fatto e questo il risultato”, scrive fanpage.it; l’opera ha suscitato un fiume di polemiche.
Immaginiamo che  lo storico gruppo dei Tre Tre;   cabaret anni 80;  di sicuro avrebbero gridato a squarciagola; “a me mi pare una stronzata”;

così un Pasquino cilentano;  che non è una statua parlante ma un giovanotto sui 40 anni di S.Maria con il gusto dello sfottò via social; ha realizzato un ardito fotomontaggio; laTorretta di San Marco – la foto –  nel Cilento; con il pene al centro; così il popolo del web si è divertito e ha ringraziato l’autore.

E da Cava dei Tirreni, viene un’altra idea;  un’installazione artistica in Piazza Abbro;   l’artista cavese; non sveliamo il nome; chiede “50.000 euro; un quarto del costo del pene;  “potrei rendere famosa in tutto il mondo la nostra città; fidatevi… avrei pensato ad una enorme vagina all’ ingresso di Cava ,attraversandola,  ognuno rinasce”; dopo il pene napoletano; arriva la vagina cavese!allora; è proprio vero; c’è chi si ubriaca bevendo vino e chi è ubriaco senza vino!

Mentre per Vittorio Sgarbi
Gaetano Pesce è stato il più grande designer eretico degli ultimi anni e “Tu Si Na Cosa Grande” si contrappone ad un’opera vecchia e finta perché fu ricostruita da un prototipo che è al museo Madre.
Siamo passati dalla Venere degli Stracci al riferimento a Pulcinella.
Il fatto che un’opera d’arte faccia discutere è il significato stesso, vuole determinare ironia, divertimento e quindi Tu si ‘na cosa grande è il riferimento al sesso.
E’ un passo avanti molto significativo rispetto all’opera precedente ed è una testimonianza di talento e creatività.

Non c’è da parte di Pesce una provocazione, ma un’interpretazione delle mille anime di Pulcinella, una delle quali è anche quella che ha una forza di trazione erotica che si vede in quest’opera col riferimento sentimentale dei due cuori trafitti.
Promozione alla città? Viene guardata con ironia e divertimento, non solo c’è una comunicazione fredda e turistica, ma è appassionata, calda e grande.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *