Sapri: riqualificazione piazza Regina Elena. Domande e perplessità dei Cittadini
L’abbattimento degli alberi in piazza Regina Elena a Sapri, deciso nell’ambito del progetto di riqualificazione: domande e perplessità tra i cittadini. La decisione di sacrificare il verde pubblico per fare spazio a un “salotto urbano” lascia aperti interrogativi.
Gianfrancesco Caputo
L’abbattimento degli alberi in piazza Regina Elena a Sapri, deciso nell’ambito del progetto di riqualificazione appaltato dal Comune, ha suscitato numerose domande e perplessità tra i cittadini. La decisione di sacrificare il verde pubblico per fare spazio a un “salotto urbano” lascia aperti interrogativi: era davvero indispensabile eliminare le piante esistenti? In molti si chiedono se non fosse possibile preservare almeno parte di questo patrimonio arboreo, magari integrandolo nel nuovo disegno della piazza.
Oltre all’aspetto ambientale, la questione del traffico e dei parcheggi è al centro del dibattito. Piazza Regina Elena e il vicino corso Garibaldi diventeranno aree pedonali, secondo quanto previsto dal progetto, ma dove verranno recuperati i posti auto che saranno sottratti alla piazza? Sapri, come noto, soffre già di una cronica carenza di parcheggi pubblici, un problema che rischia di aggravarsi con questi nuovi interventi. L’assenza di piani chiari per il recupero di nuove aree destinate alla sosta potrebbe complicare ulteriormente la situazione, penalizzando tanto i residenti quanto i visitatori e i commercianti locali.
Un altro aspetto critico sollevato dai cittadini è la mancanza di un confronto pubblico. In molte città italiane, progetti di questa portata vengono presentati e discussi con la comunità, in modo da raccogliere suggerimenti, osservazioni e potenziali critiche costruttive. A Sapri, però, sembra che questa fase di partecipazione e trasparenza sia stata trascurata, con l’amministrazione comunale che procede senza un dialogo aperto con la popolazione. Tale decisionismo potrebbe risultare controproducente, alimentando divisioni e scontento, invece che creare un clima di condivisione e cooperazione.
Se da un lato i lavori di riqualificazione possono essere benvenuti e costituire una spinta positiva per il futuro commerciale e sociale della città, dall’altro è fondamentale che ci sia maggiore trasparenza. I cittadini di Sapri hanno il diritto di essere informati e coinvolti nel processo decisionale, soprattutto quando si tratta di interventi che modificano in modo sostanziale il tessuto urbano e la vivibilità del loro territorio.
A ben guardare, poi, esistono in città altri interventi di restauro e riqualificazione che sembrano essere stati messi in secondo piano: il cinema, la biblioteca, il complesso monumentale e culturale di Santa Croce, il sito archeologico della villa romana e il complesso monumentale del “Buon Pastore”. Il rischio è che le energie dell’amministrazione siano concentrate su un singolo progetto, mentre altre importanti risorse culturali e sociali vengono trascurate.
Mentre il restyling può rappresentare una buona opportunità per Sapri, la mancanza di dialogo e di una pianificazione attenta al territorio rischia di minarne l’efficacia. Un percorso di partecipazione e trasparenza, come dimostrato da altre esperienze, è fondamentale per il successo di iniziative che coinvolgono la cittadinanza e influenzano direttamente la vita quotidiana di una comunità.
Gianfrancesco Caputo
Coordinatore Partito Socialista Italiano Golfo di Policastro