21 Novembre 2024

Osservatorio dell’Appennino Meridionale: Nuove prospettive occupazionali e città più sostenibili

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L’Osservatorio dell’Appennino Meridionale forma i professionisti del futuro nella gestione del verde urbano: nuova occupazione, salvaguardia dell’ambiente e città più sostenibili. Si è chiuso con successo il primo Corso sperimentale, fondato su metodologie innovative, svoltosi presso il Campus dell’Università di Salerno. La Presidente Riitano: “Offriamo opportunità di formazione, definendo nuovi standard nella gestione del verde, con un impatto positivo sul tessuto urbano, sulla sicurezza e sull’ambiente”


COMUNICATO STAMPA

Nuove prospettive occupazionali e città più sostenibili. Non solo tutela e salvaguardia dell’ambiente, ma creazione di nuove figure specializzate sono le finalità principali del Corso “Innovazioni nella gestione degli alberi per il verde urbano – Standard di potatura e stabilità”, realizzato dall’Osservatorio dell’Appennino Meridionale, con il patrocinio del Corso di Laurea in Agraria dell’Università di Salerno e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Salerno.

Straordinario successo per la prima edizione del percorso formativo, che ha visto come scenario privilegiato per lo svolgimento delle attività pratiche il campus dell’Università di Salerno, ricco di verde e di alberi.

Il Corso è finalizzato all’aggiornamento delle tecniche di gestione degli impianti arborei inclusi nel verde urbano e periurbano, con particolare riferimento alla valutazione della stabilità degli alberi e alle tecniche innovative di potatura, partendo dagli Standard Europei di Potatura, di recente pubblicazione.

«Il Corso – sottolinea la Professoressa Mariagiovanna Riitano, Presidente dell’Osservatorio dell’Appennino Meridionale – ha interessato operatori e professionisti di settore ad un percorso formativo che aumenta livelli di consapevolezza e professionalità di Enti, Comuni, progettisti e agronomi».

«Il Corso nasce dal rapporto di collaborazione che si è instaurato da più di vent’anni tra Ente regionale e Osservatorio dell’Appennino Meridionale – evidenzia Addolorata Ruocco, dirigente Settore Ambiente, Foreste e Clima della Regione Campania – Tra le tematiche emergenti più importanti, in relazione all’ambiente e al cambiamento climatico, interviene la gestione del verde pubblico per assicurare la sicurezza, come strumento utile per contenere gli effetti del cambiamento climatico, dell’inquinamento e del riscaldamento terrestre, in una funzione ecosistemica che supera quella ornamentale. L’attività formativa è funzionale agli obiettivi contenuti nel Green Deal, poiché riesce a raggiungere obiettivi di sostenibilità anche nelle città; si è sviluppato come sperimentazione, ma in futuro prevediamo di ampliarlo su segmenti specifici».

Alla consegna degli attestati per la giornata di chiusura ha fatto seguito un lungo confronto tra discenti e docenti, in vista delle prossime edizioni.

«Questo Corso è stato organizzato con la volontà di sperimentare un approccio di formazione in un settore del verde urbano, inerente la potatura e i nuovi standard europei, estremamente necessario, al centro della transizione ecologica – evidenzia Enrica De Falco, Presidente del Corso di Laurea in Agraria dell’Ateneo salernitano, responsabile scientifico del Corso – Un approccio molto concreto nelle applicazioni. Si è sviluppato come una formazione breve di 35 ore, con una fase teorica a cui ha fatto seguito una operativa in campo, che ha coinvolto professionisti, operatori del verde e amministratori comunali, a rimarcare l’importanza di un servizio a tutela e salvaguardia dell’ecosistema».

È già pronto a seguire la prossima edizione l’architetto paesaggista Carmine Maisto, che ha preso parte da discente alla prima edizione: «Il Corso è stato impostato con un taglio molto professionalizzante e qualificato, sia per i docenti che per gli esperti che ci hanno accompagnato. Ha fornito molti spunti di approfondimento anche per noi che lavoriamo nel settore. Oggi la percezione del verde sta cambiando: prima era considerato un problema, quasi un pericolo, anche in virtù degli ultimi eventi atmosferici. Ora si è compreso che si può gestire con una cultura e una formazione adeguate».



INFO: www.appenninomeridionale.eu

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