21 Novembre 2024

Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, alla “Breast Unit” intervento su una giovane paziente con mutazione genetica

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Pellegrino: “Eseguito intervento di altissima chirurgia in linea con gli standard internazionali. Fondamentale la sinergia tra le diverse equipe operatorie”

Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, alla “Breast Unit” intervento su una giovane paziente con mutazione genetica. Asportate in un unico intervento tube, ovaie, mammelle ed effettuata ricostruzione immediata con protesi definitive.
Pellegrino: “Eseguito intervento di altissima chirurgia in linea con gli standard internazionali. Fondamentale la sinergia tra le diverse equipe operatorie”

Alla Breast Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli è stato eseguito un intervento chirurgico di grande rilevanza su una giovane donna portatrice di una mutazione del gene BRCA1, responsabile di un aumento significativo del rischio di tumore alla mammella e all’ovaio. La mutazione sul gene BRCA1 comporta infatti un rischio fino a quattro volte maggiore di sviluppare un tumore al seno e una probabilità del 20-40% superiore di contrarre un tumore ovarico rispetto alle donne non mutate.

L’intervento, della durata di quattro ore, è stato eseguito da quattro diverse equipe mediche e chirurgiche. Il team della Breast Unit, guidato dal dott. Tommaso Pellegrino, dirigente medico dell’UOC di Chirurgia Generale ad Indirizzo Bariatrico, Endocrino Metabolico e Senologia diretta dal prof. Mario Musella, ha eseguito una mastectomia bilaterale nipple sparing, ovvero l’asportazione di entrambe le ghiandole mammarie preservando il complesso areola-capezzolo. Contestualmente, il prof. Fabrizio Schonauer, con l’equipe della UOC di Chirurgia Plastica diretta dal prof. Francesco D’Andrea, ha realizzato la ricostruzione immediata delle mammelle con protesi definitive.

Nel corso dello stesso intervento, il prof. Pierluigi Giampaolino, della UOC di Ostetricia, Ginecologia e Centro di Sterilità diretta dal prof. Giuseppe Bifulco, ha asportato le tube e le ovaie utilizzando la tecnica innovativa dell’ultra mini laparoscopia. L’equipe anestesiologica, coordinata dal prof. Giuseppe Servillo, ha garantito il supporto necessario durante tutto l’intervento, in particolare grazie al contributo del dott. Marco Cipolletta e del dott. Giampiero Cozzolino.

“È stata fondamentale la sinergia tra le diverse equipe operatorie, un lavoro di squadra determinante per fornire ai pazienti un’assistenza medica e chirurgica in linea con gli standard internazionali. Un particolare ringraziamento va al Direttore Generale Giuseppe Longo, che ci ha garantito le migliori condizioni per poter eseguire questo intervento di altissima chirurgia presso la Breast Unit dell’Azienda”, sottolinea Tommaso Pellegrino .

 La paziente, che ha reagito positivamente all’intervento, è stata dimessa e ora si trova in buone condizioni cliniche.

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