Il piacere del testo: “Il Suono dell’Inconscio”
Rubrica “Il piacere del testo” a cura di Stefano Cazzato
Il Suono dell’Inconscio
di Fabrizio Ciccarelli
Indubbiamente El Gato, tra avventure diverse, collaborazioni inattese, ricerche etno e curiosità d’ogni sorta, è stato uno dei musicisti più creativi e originali del XX secolo, un improvvisatore formidabile capace di una voce sassofonistica del tutto originale nel “graffio” sabbioso dei colpi d’ancia e nel correre tra le ottave dell’ottone in modo audace, corposo, bruciante e profondamente riflessivo.
Barbieri era un musicista stilisticamente libero, anche grazie alle intuizioni desunte dai maestri con le quali sì è consapevolmente evoluto, come quando dall’Argentina decise di partire per l’Europa (specie Roma, nella quale diede concerti indimenticabili) per conoscere, per sapere, per crescere, per dire la sua tra il crescente interesse negli anni 60/70 per l’Hard Bop ed ogni genere sollecitasse la sua incontenibile curiosità: in tal senso le magnifiche performance per Bernardo Bertolucci a firma de L’ultimo tango a Parigi, con Pino Daniele nei teatri di piazza, con l’amato Latin di Carlos Santana, con la Liberation Orchestra di Charlie Haden, con il jazz coraggioso di Giorgio Gaslini. El Gato è stato uno di quei musicisti pronti ad ogni eversione, ad ogni escursione nell’immaginario, riconoscibile sempre negli “attacchi” e nel Pathos, anche politico, che segnava la perentoria potenza di un narrare pari, per riconoscibilità estetica, alle fiamme magmatiche ed ai più lunari lirismi di Astor Piazzolla.
L’Autore ripercorre con puntualità l’evoluzione tecnica del sassofonista, la definizione del suo suono “sporco”, “maleducato” e appassionante da coltraniano indipendente, analizzato con chiarezza dal musicista e docente Andrea Polinelli, scrittore col dono del cogliere nell’intimo e del senso storico, che chiama a testimone jazzisti italiani che col Gato hanno collaborato ( Enrico Rava, Franco D’Andrea, Giovanni Tommaso, Gegè Munari, Danilo Rea, Rosario Bonaccorso, Aldo Romano) a completezza del ritratto di un grande testimone della cultura novecentesca, al quale le metafore professionali non garbarono mai, in nome di una straordinaria passione per l’incontro e lo spazio armonico più inventivo.
Andrea Polinelli, Gato Barbieri. Una biografia dall’Italia, tra jazz, pop e cinema, Artdigiland 2023, pp.452, € 32,00