Salerno: mobilità, problemi irrisolti. L’intervento del Consigliere Rino Avella
Rino Avella in data 28 ottobre, è intervenuto in Commissione Mobilità. “Da 1 anno e 4 mesi abbiamo un assessore alla Mobilità. Ma è come se non ci fosse”.
Riceviamo e Pubblichiamo
Quest’oggi, 28 ottobre, sono intervenuto in Commissione Mobilità. Ringrazio il presidente Antonio Carbonaro per lo spazio che ha inteso riservarmi. La città vive situazioni francamente insostenibili. In noi amministratori come nella gran parte della cittadinanza albergava la speranza che la nomina dell’assessore al ramo avrebbe contribuito in maniera determinante ad eliminare i tanti problemi alla viabilità. In alcuni casi sarebbe bastata l’adozione di provvedimenti, semplicemente, di buon senso. Invece l’attuale assessore, nella sua saccenza, ha prodotto il nulla. Mettendo in grave difficoltà l’intera amministrazione che, così, appare estremamente passiva di fronte alle sollecitazioni dei cittadini.
In termini costruttivi ho quindi chiesto al presidente Carbonaro di far giungere all’attenzione dell’assessore alcune soluzioni possibili a problemi incombenti. Per questioni di tempo ho trattato solo un paio di argomenti, riservandomi di affrontare gli altri nelle successive sedute.
Residenti – Si avvicinano i mesi delle Luci d’Artista. I residenti, in particolare quelli del centro, nei week end dovrebbero avere la possibilità di poter utilizzare aree ulteriori di sosta. Propongo di individuare una formula che permetta loro di accedere nel fine settimana al parcheggio di Piazza della Libertà ed a quello vicino del Genio Civile, rifatto con i soldi del Comune ma utilizzato da altri. In futuro si potrebbero sperimentare, per ogni quartiere, delle quote di parcheggi riservati, delimitati da strisce gialle. Al momento non giunge alcun segnale di attenzione ai residenti da parte dell’assessore.
Sottopassaggio – Ogni volta che l’assessore parla in pubblico del sottopassaggio di via Torrione/Mobilio produce un danno di immagine all’Amministrazione comunale. La sua caparbietà nel non voler raccogliere le sollecitazioni dei numerosi consiglieri che ne chiedono la riapertura e nell’ignorare la corposa raccolta firme dei residenti e dei commercianti non trova spiegazione se non in una egoistica e puerile presa di posizione.
Si trincera dietro questo fatidico studio della Università. Seppure fosse, l’elaborato sarebbe anacronistico perché non terrebbe conto delle conseguenze dell’imbuto cronico che oggi si crea nell’area di Vinciprova alla confluenza dei flussi provenienti dalla Lungoirno, da via Torrione con i parcheggi esistenti e i capolinea con fermate su strada di Sita e Bus Italia.
La questione è seria. Le lacunose risposte dell’assessore non servono ai fini della soluzione del problema. Ho chiesto allora al presidente Carbonaro di convocare in audizione il dirigente di settore. La vicenda ha dei risvolti tecnici precisi anche in relazione all’evidente abuso ed uso improprio che oggi si fa che dell’area non più utilizzata del sottopassaggio.
Da 1 anno e 4 mesi abbiamo un assessore alla Mobilità. Ma è come se non ci fosse.