31 Ottobre 2024

M5S Campania: “Legge sul terzo mandato. Quadro normativo chiaro, la maggioranza non forzi la mano”

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I consiglieri regionali Cammarano, Ciampi e Saiello: “Il fronte progressista si impegni invece a costruire un progetto condiviso”

“Il caos che circonda la proposta di legge sul terzo mandato di De Luca aumenta inspiegabilmente di ora in ora. La discussione in commissione Affari istituzionali prevista per oggi è stata rinviata a sabato, segnale inequivocabile che qualcosa non quadra. Eppure il quadro normativo non è chiaro, ma chiarissimo. L’art. 2 della legge-quadro nazionale n. 165/2004 obbliga le Regioni a prevedere che il Presidente della Giunta regionale non possa essere immediatamente rieletto allo scadere del secondo mandato consecutivo. Questo principio è autoapplicativo, secondo l’orientamento più autorevole tra i costituzionalisti. Al contrario, De Luca sostiene che il divieto del terzo mandato consecutivo, per essere efficace, debba essere recepito nell’ordinamento regionale. Tuttavia, la legge elettorale campana approvata nel 2009 prevede che «si applicano … le altre disposizioni statali o regionali, anche di natura regolamentare, vigenti in materia». In virtù di questo rinvio, anche a voler far propria la tesi della sua non-autoapplicatività, il divieto del terzo mandato consecutivo deve ritenersi già in vigore. Questa è l’unica possibile interpretazione della legge elettorale campana compatibile con la Costituzione. L’eventuale approvazione della legge sul terzo mandato esporrebbe la nostra Regione all’impugnativa del governo. Forzare la mano potrebbe produrre solo macerie”. Dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, Vincenzo Ciampi e Gennaro Saiello.

“Il fronte progressista dovrebbe impegnarsi piuttosto a costruire un progetto di valore e condiviso che sia in grado di riscattare la regione e di rappresentare un’alternativa seria alla destra. Dopo l’abolizione del Reddito di cittadinanza e l’approvazione dell’Autonomia differenziata, consegnare il governo della Campania ai sodali di Giorgia Meloni rappresenterebbe per i cittadini una sciagura di proporzioni epiche”.

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