6 Dicembre 2024
La Barca Verde Una vecchia scialuppa di salvataggio trasformata in barca ecologica

Una vecchia scialuppa di salvataggio trasformata in barca ecologica indica la rotta per cominciare a fare qualcosa di concreto a salvaguardia del Pianeta che ci dà benevolmente ospitalità.

Il progetto salvamare parte dalla Città della Spigolatrice, dove approdò Carlo Pisacane con i suoi Trecento per incitare il Meridione d’Italia a rivendicare la Libertà.

“I luoghi, i personaggi, la storia” da Cronista di Strada a cura di Mario Fortunato del 1 dicembre 2024

Solca le acque del Golfo di Policastro la barca salvamare: una scialuppa di 9 metri, trasformata in un’imbarcazione alimentata da pannelli fotovoltaici.

Artefici di questo meraviglioso progetto sono un gruppo di professionisti di Sapri, ai quali si è aggiunto un ingegnere di origini toscane.

Alessandro Alberti e Benedetto Brigante, i cilentani; Leonardo Spacone, il toscano.

L’avventura ha avuto inizio qualche anno fa, allorché hanno trasformato un’Alfa Romeo a benzina di proprietà del padre di Alessandro in una macchina elettrica.

Il successo ottenuto, nel 2020, li ha spinti ad attrezzare con motore elettrico alimentato da pannelli fotovoltaici una scialuppa di salvataggio acquistata per lo scopo da Alessandro Alberti.

La scialuppa trasformata in barca ecologica, battezzata con il nome SEAX-1, grazie alle sue peculiarità ambientali è diventata l’imbarcazione ufficiale del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Anche per promuovere le sue qualità tecniche (primo natante al mondo equipaggiato con il sistema di navigazione powercruisecontrol.com in grado di pianificare e gestire l’energia per i viaggi in mare), è stato programmato un viaggio inaugurale da Sapri a Capri: circa 80 miglia, attorno ai 150 km.

La traversata partita alle ore 21 del primo ottobre si è conclusa alle ore 18.12 della sera successiva: 21 ore e 12 minuti di navigazione senza alcuna sosta, e utilizzando esclusivamente l’energia regalata dal sole.

All’arrivo sono stati accolti festosamente dalle autorità locali che hanno salutato con vivo interesse l’innovativo progetto finalizzato alla salvaguardia del Pianeta.

Nel viaggio di ritorno la ‘barca verde’ ha fatto tappa in tutti i porti della Campania, da Amalfi a Sapri.

Oggi sono attive altre tre imbarcazioni ambientali realizzate dal team saprese (Alessandro, Benedetto e Leonardo) che viaggiano con i pannelli solari: un’imbarcazione passeggeri di circa 12 metri a San Nicola Arcella (CS) per il trasporto dei turisti – attrezzata con motorizzazione convenzionale a scoppio e motore elettrico alimentato da pannelli fotovoltaici – un fuoribordo in uso nel Lago Trasimeno, in Umbria, e una barca di 9 metri di proprietà di Mario Cafiero, imprenditore saprese che da anni si dedica al trasporto dei vacanzieri nei luoghi più suggestivi del mare del Golfo di Policastro: da Sapri alle coste lucane e calabresi fino a Cala degli Infreschi, nel Comune di Camerota, nel 2014, eletta la spiaggia più bella d’Italia.

Il progetto delle imbarcazioni ecologiche che, forse, non ha trovato la meritata attenzione mediatica, riscuote il pieno gradimento delle persone, come si evince da ciò che affermano alcune turiste che nell’estate appena conclusa hanno avuto modo di salire sulla barca pilotata con maestria da Mario Cafiero.

La prima a contattarci per esprimere entusiasmo e apprezzamenti nei confronti della Barca ecologica salvamare è stata la signora Patrizia di Milano: “Per me è stata una scoperta, non sapevo di questa cosa. Il secondo giorno che ero a Sapri, andando sulla spiaggia sono stata attratta da questa imbarcazione che stava caricando i turisti per fare il giro verso la costa del Canale di Mezzanotte (il punto che segna il confine tra la Campania e la Basilicata). Non avevo nulla con me se non l’asciugamano da spiaggia, ma il comandante, che poi ho conosciuto come Mario Cafiero, mi ha invitato a salire dicendomi di non preoccuparmi, avrei pagato successivamente. La prima impressione che ho avuto: il silenzio durante la navigazione. Era una barca stranamente silenziosa. Una serenità che ti permette di entrare in perfetta simbiosi con l’ambiente e il mare, cui si aggiunge la bassa velocità che ti dà la possibilità di godere della brezza marina, di ammirare la bellezza dei fondali e percepire ogni piccola suggestione regalata dall’ambiente che ti circonda. Un’esperienza unica che consiglio di fare a tutti. Mi è piaciuto così tanto solcare il mare con questa imbarcazione che dopo il primo viaggio ho chiesto di poter fare un abbonamento. Ho fatto così il bagno nel mare di Acquafredda (costa lucana), a Pozzallo e a Baia degli Infreschi, rinomate e bellissime spiaggia del Parco Marino della Masseta tra Scario e Palinuro (costa cilentana). Un’altra esperienza irripetibile l’ho vissuta alla Taverna del Lupo: la barca ha fatto sosta in un’insenatura e abbiamo mangiato magnifiche pietanze del posto all’ombra degli ulivi. L’idea dei pannelli solari sulle barche è geniale perché rispetta l’ambiente e i viaggiatori. Un brevetto che dovrebbe essere acquisito a livello nazionale, per cominciare a fare concretamente qualcosa, evitando di sporcare le acque dei nostri mari e l’ambiente marino “.

Le fa eco Letizia altra turista lombarda ospite nel mese di agosto nella Città della Spigolatrice:

“Il modo migliore per godere il mare. L’assenza di rumori dà la possibilità di percepire finanche i suoni che giungono dall’acqua. Una bella idea in perfetta sintonia con l’ambiente marino che merita di essere tutelato. Viaggiare su quella barca è straordinario, e i racconti di Mario durante il tragitto servono ad aggiungere altre emozioni”.

Condividiamo le riflessioni delle due signore lombarde, che hanno promesso di voler ripetere le esperienze vissute già nella prossima estate.

Il team di professionisti sapresi, impegnati, tra l’altro, nell’ambizioso progetto che prevede la trasformazione di alcuni motori di piccoli aerei, in collaborazione con l’imprenditore marittimo Pierino Giannetti hanno realizzato un pontile con il piano di calpestio in pannelli fotovoltaici non solo per la ricarica delle barche. Il prototipo è stato presentato con successo alla Fiera Internazionale della Nautica tenutasi a Bologna dal 12 al 20 ottobre 2024.

Idee e progetti semplici e geniali che meritano la gratitudine di tutti quelli che amano le bellezze del Creato.

Il libro L’ultima candela, che affronta anche importanti tematiche ecologiche, è dedicato ai professionisti sapresi e a tutti quelli che lottano per difendere l’ambiente dalla negligenza e dagli egoismi dell’essere umano.

Il volume, pubblicato grazie all’iniziativa solidale “La Borsa della Cultura” e al contributo di amici che hanno creduto nel progetto, patrocinato dalla Proloco Sapri, Cittadinanzattiva Campania, La Voce del Meridione, Sapri una baia da conoscere e dintorni, sarà diffuso gratuitamente.

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