Il piacere del testo: “Il burro è più salutare della margarina”
“Il piacere del testo“ a cura di Stefano Cazzato
Tra i tanti libri di diete e di cucina, di goloserie e ricercatezze radical chic, di chef, naturisti, salutisti ed esteti del cibo, questo del saggista statunitense Michael Pollan si distingue per essere un libro normale, ispirato al sano giusto mezzo aristotelico, dove nulla di quello che è mangiabile è demonizzato e nessuna battaglia manichea viene condotta in nome degli omega tre o contro i carboidrati.
Tutta la questione del mangiare e del mangiare bene viene normalizzata, sottratta al clamore della cronaca e allo specialismo degli esperti, ispirata alla saggezza di quella tradizione in cui non c’erano gli scienziati ma le mamme e le nonne, riportata nel solco di quel bene prezioso che è la salute da perseguire senza ricorrere a chissà quali rinunce o sacrifici.
Il numero della salute, secondo Pollan, è l’83, quante sono le strategie tracciate in queste pagine e riassumibili in tre macroregole: Mangiare del cibo. Non troppo. Soprattutto verdure.
La dieta occidentale è ridimensionata con il suo consumo eccessivo di carni e di zuccheri. Le regole ci sono ma non sono fatte oggetto di sacra adorazione. Le trasgressioni ammesse. L’obiettivo della salute viene fatto convivere con il diritto al piacere e al gusto. La scienza dell’alimentazione ascoltata ma non messa sull’altare. La tradizione, con cui ci si è nutriti e curati con il cibo per millenni, chiamata a riequilibrare il consumo di cibo eccessivamente lavorato dell’industria alimentare. I farmaci della salute messi in discussione come le multinazionali che li propongono. Come la pubblicità alimentare. Inoltre tante curiosità, consigli pratici e qualche aneddoto, il tutto corredato dalle bellisime illustrazioni di Maira Kalman.
In modo serio e documentato, a volte con sentenze che possono sembrare lapalissiane (bevete soprattutto acqua) e con ironia (evitate prodotti alimentare con ingredienti che nessuno terrebbe in dispensa), senza ossessioni, allarmi catastrofici o proclami salvavita, Pollan ci fa vedere la questione salutista da un altro punto di vista, più sereno, equilibrato e razionale.
Chi ha sbagliato può anche redimersi, nulla è perduto; aver mangiato male a lungo non è buona ragione per continuare a farlo. Un buon bicchiere di vino a cena ci sta. E se il cibo sano costa qualche lira in più pazienza.
Il libro è dedicato alla madre “che ha sempre saputo che il burro è più salutare della margarina”.
M.Pollan, Manuale dell’onnivoro, con illustrazione di M Kalman, Adelphi, pp.230, 2024, Euro 24.00