Il Taccuino di Baudelaire di Giovanni Farzati del 17 dicembre 2024
Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati
Sliding the roller club
I Pooh 25 – zia dov’è?- ignoranti – Chesta è la terra… – Allen Ginsberg
Dal 1° Gennaio 2025,
il buongiorno ogni mattina con una canzone dei Pooh, supportata con un video montato ad hoc.
Un lavoro mai fatto nella storia dei Pooh da una pagina fans – se non con video ufficiali a firma Pooh-.
Non sempre è stato possibile seguire il filo conduttore del testo, ma il risultato e sempre stato soddisfacente e piacevole.
E’ stato fatto un minuzioso lavoro di ricerca, ore e ore, giorni e giorni, per dare al testo ed anche alla musica delle immagini video che potessero essere quanto più consoni e vicini al racconto, certe volte ci sono riuscito molto bene, altre volte no, ma ho sempre dato una storia da raccontare.
Tutti i video, vista la gran mole di lavoro, durato quasi un’anno, verranno pubblicati all’interno di una playlist, in modo di essere visti ogni qual volta lo si desideri.
La durata dei video hanno la stessa durata delle canzoni, non ho voluto fare tagli così da essere visti nella loro naturale interezza.
Questo è il mio regalo per il 2025.
Zia Concetta sparita dal cimitero, un poeta la ricorda
Quando girava il prete il camposanto
ed io portavo l’acqua benedetta,
appesa a un chiodo,
giovane e carina,
con un mazzetto fresco di viole,
stava sul praticello zia Concetta,
un cumulo d terra
e Lei giuliva,
morta di parto nel giugno del Trentuno.
La cerco ancora,
e spero di trovarla.
La cerco fra le tombe abbandonate,
nell’umido reparto dell’ossario,
fra le ossa senza fiori e senza nome,
ma neanche al camposanto lei c’è più. (fdm)
Salento Cilento
Italia ignorante
Programmi scolastici? Il 55,1% dei giovani non conosce Giuseppe Mazzini (che per il 19,3% sarebbe stato un “parlamentare della prima repubblica”). Il 43,5% dei diplomati stenta a capire l’italiano scritto (che diventa l’80% negli istituti professionali
da Il Fatto Quotidiano
In ricordo del grande poeta cilentano Giuseppe Liuccio
“Chesta è la terra mia” è una delle poesie più famose del poeta Giuseppe Liuccio. Musicata anni fa da Franco Nico fu poi interpretata da Pina Cipriani.
Giovanni Rodio, apprezzato musicista cilentano, ha riarrangiato il brano (contenuto nel CD “Sibbenca pe na vota”) affidandone l’interpretazione alla bravissima Antonietta Speranza, compagna d’arte e di vita.
Il relativo video, girato a Trentinara, il paese natale di Liuccio, rappresenta un omaggio al grande poeta, scrittore e giornalista RAI che in questo video, nella parte finale, declama la sua struggente poesia in vernacolo.
(Guido Carione)
Ripercorsa la vita di Allen Ginsberg
proviene da una famiglia dell’alta borghesia statunitense di origine ebraica e dalle solide convinzioni democratiche, progressiste e filocomuniste. Cresciuto negli Stati Uniti dominati dall’ombra del maccartismo – fenomeno socio-politico che nel clima di tensione della guerra fredda tende a stroncare sul nascere ogni tendenza filocomunista – già negli anni del liceo e degli studi universitari sviluppa un forte impulso alla ribellione e un grande interesse verso la sorte dei più deboli, tendenza che molto presto comincia ad esprimere in poesia.
Negli ambienti universitari, incontra artisti e scrittori che diventano personaggi chiave del clima intellettuale americano contemporaneo, quali Jack Kerouac e Neil Cassady, che insieme a lui, contribuiscono a dare forma alla cosiddetta beat generation.
I poeti della beat generation, spesso stravolti dall’uso smodato di alcol e droghe, che diventano la loro vera e propria ossessione, ma in molti casi anche la loro ispirazione, fanno della trasgressione, dell’attrazione verso la disubbidienza, il crimine e la pazzia l’oggetto della loro rappresentazione estetica.
Allen Ginsberg, tra tutti, è forse quello che nel suo stile anticonformista, non aulico, intimistico, riesce a trarre i risultati più puri e interessanti dell’esperienza della “beat generation.
W lo
Strudel e cappuccino (tappa obbligatoria) nella merenda mattutina