10 Gennaio 2025

“Napoli è bella anche quando piove”

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napoli è bella anche quando piove di davide romano

di Davide Romano

Sotto la pioggia, Napoli rivela un fascino unico: dai vicoli antichi ai monumenti storici, tutto sembra avvolto da una luce diversa. La vita scorre imperterrita, tra il sorriso della gente e la bellezza eterna della città. Perfino sotto il grigio del cielo, Napoli non perde la sua anima vibrante.

Piove su Napoli. Una pioggia sottile, che scivola lenta sui vicoli, riflette le luci gialle dei lampioni e rende lucido il basalto delle strade. Qualcuno direbbe che è una giornata triste, ma Napoli è una città che non si lascia sopraffare dal grigio. Qui, anche la pioggia ha un suo fascino.

Dal lungomare di via Caracciolo, il Vesuvio appare come un gigante addormentato, avvolto da una leggera foschia. Le onde del mare, increspate dal vento, si infrangono contro gli scogli con una regolarità che sembra quasi musicale. E poi c’è l’odore: quel misto di salsedine e terra bagnata che sa di autenticità, che è Napoli.

“Napoli è mille colori”, cantava Pino Daniele, ed è vero: anche sotto la pioggia, ogni angolo sembra avere una sfumatura unica. Nei quartieri più antichi, come il Rione Sanità o i Decumani, la vita scorre imperterrita. Le voci dei commercianti, che invitano con un misto di allegria e insistenza a comprare, si mescolano al ticchettio delle gocce sulle tende dei banchi. “È pioggia benedetta”, dice un vecchio pizzaiolo mentre stende un disco di pasta sul marmo. Benedetta, come ogni cosa che cade dal cielo su questa città.

Ma Napoli è soprattutto la sua gente. Sotto gli ombrelli colorati, si muovono svelti uomini in giacca e cravatta, ragazzi con zaini scolastici inzuppati, donne che portano borse di plastica cariche di spesa. E nonostante tutto, non mancano i sorrisi. Qualcuno si ferma a scambiare due chiacchiere sotto un portone, altri ridono mentre saltano una pozzanghera più grande del previsto. La pioggia, qui, non ferma nessuno.

E poi c’è l’arte, che sotto la pioggia sembra risplendere di una luce diversa. La Galleria Umberto I, con il suo soffitto di vetro, diventa un rifugio perfetto. I mosaici sul pavimento, bagnati dalle scarpe umide, sembrano raccontare storie di un tempo lontano. “A Napoli ogni cosa esiste più che altrove”, scriveva Anna Maria Ortese, e non si sbagliava. Piazza del Plebiscito, semi-deserta, ha un’aria solenne, quasi metafisica. Perfino il Castel dell’Ovo, avvolto dalla pioggia, sembra un castello delle favole.

Napoli è così: una città che non si nasconde, che non si fa piccola davanti alle difficoltà. Anche sotto l’acqua, resta viva, vibrante, capace di sorprendere. “Vedi Napoli e poi muori”, scriveva Goethe, rapito dalla sua bellezza. C’è chi dice che il sole è l’anima di questa città, ma forse è proprio la pioggia a svelarne il cuore. Perché Napoli è bella anche quando piove, e forse un po’ di più.

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