Il Taccuino di Baudelaire del 16 febbraio 2025 di Giovanni Farzati


Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati

Rivoluzione per l’olivicoltura – Dieta Mediterranea dieci –
Webpointsfera: Robolio, raccolta olive con robot
“È ancora in fase di sperimentazione, ma se i risultati dovessero confermare le prime indicazioni raccolte, costituirebbe una vera e propria rivoluzione per l’olivicoltura, e soprattutto per una delle fasi più delicate e dispendiose: la raccolta delle olive”.Lo scrive OlioNews.it; parliamo di “Robolio” un robot completamente autonomo capace di lavorare senza sosta 24 ore su 24, progettato e realizzato grazie alla collaborazione tra due imprese olivicole (Kali e Caliprata Mignola), il centro di ricerca e sviluppo del gruppo Yanmar di Pontedera e la Coldiretti Toscana, con l’obiettivo di automatizzare e rendere più sostenibile economicamente il processo di raccolta delle olive soprattutto nelle aree più svantaggiate e con declivi impegnativi che ne scoraggiano l’abbandono.
È costituito da un piccolo escavatore nel cui braccio meccanico viene agganciato uno scuotitore e di un ombrello posto sotto la pianta, componenti che sono integrati attraverso software, tool, telecamere, sensori che permettono, questo l’obiettivo, di automatizzare il tutto e ridurre costi e tempi di raccolta, senza danneggiare i frutti.
Spiega Iacopo Gentilini, titolare di una delle aziende olivicole toscane coinvolte con 40 ettari di oliveti, in prevalenza tradizionali toscani, ingegnere meccanico ed insegnante di robotica negli Usa. “Ho sempre visto la raccolta come un problema sia di costo che di qualità per le tempistiche necessarie a portare in poche ore le olive in frantoio. Di qui l’idea di sviluppare una macchina autonoma in grado di raccogliere le olive, nelle più varie geometrie di impianto che sono esistenti nella realtà toscana”.
Dieta Mediterranea negli ultimi dieci anni
by Malef
L’Italia è uno dei paesi culla della dieta mediterranea; Angel e Margaret keys, descrisse per la prima volta le caratteristiche di questo modello alimentare; consumo abbondante di alimenti di origine vegetale; verdura, frutta, olio extravergine.
Ma se oggi, Ancel e Margaret Keys tornassero a percorrere l’Italia, troverebbero le stesse abitudini di allora? Purtroppo no
A spiegarlo è Riccardo Di Deo in un articolo nel numero di gennaio 2025 della rivista di divulgazione scientifica Airc Fondamentale diretta da Daniele Finocchiaro.
“Le abitudini alimentari della popolazione italiana si sono progressivamente allontanate dal modello mediterraneo”. A confermare questa tendenza sono i dati raccolti negli ultimi 10 anni che evidenziano una bassa o modesta aderenza alla dieta mediterranea in tutti i paesi del Mediterraneo, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione.
Nel 2024, l’Istituto superiore di sanità ha diffuso i risultati dell’indagine ARIANNA; hanno partecipato 3732 adulti, volontari, di cui 87,7 per cento donne e il 71,3 per cento aveva un’età compresa tra i 17 e i 40 anni.
La maggioranza degli intervistati, 83,8 per cento, ha mostrato un’aderenza moderata alla dieta mediterranea; l11,3 per cento una bassa aderenza; solo il 5 per cento ha riportato un’ottima adesione.
Copertina: Pittura e fotografia Chist’é nu mpressiunismo ca mpressiona