Salviamo il dialetto cilentano – seconda giornata a Vallo della Lucania

Grande successo per il secondo appuntamento del format “Salviamo il dialetto cilentano” a Vallo della Lucania. Presso l’aula consiliare del Palazzo della cultura, una sala gremita ha accolto con attenzione ed entusiasmo l’iniziativa volta alla promozione del patrimonio materiale e immateriale cilentano attraverso le lingue locali. Durante la manifestazione è stato celebrato il cuore popolare di Vallo della Lucania e delle sue frazioni, quale centro di aggregazione economica, culturale e sociale del circondario. Nella prima parte della giornata, grazie al prof. Giuseppe Palladino e alle sue ricerche ultradecennali è stato effettuato un viaggio alla riscoperta dei canti popolari cilentani da un punto di vista tematico e strutturale, mentre il dott. Aniello Amato ha presentato un’anteprima della pubblicazione di una platea della Badia di Pattano. Molto coinvolgente è stata la seconda parte della giornata, grazie ai momenti musicali di Peppe Cirillo e a quelli teatrali della compagnia “La cellula di Pattano” di Angelo Musto nello sketch ‘No paccio e ‘no ‘mbreàco, scritto da Angelo Musto; Anna Fatigati, invece, insieme ad altri attori, ha
portato in scena un’opera di Giuseppe Palladino, cioè ‘U funerale re ron Carlino. Le voci di Antonino Nese e di Antonella Attanasio hanno incantato il pubblico attraverso due canzoni, l’una legata alla distruzione di Bosco nel 1828 e l’altra volta a sensibilizzare noi tutti alla lotta contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e il genere.
Sono stati ricordati da Lidia Ametrano i momenti peculiari della società di Vallo, come la festa di San Pantaleone e il mercato domenicale, mentre due poesie di Vincenzo Bruno hanno fatto rivivere dei ricordi della vita quotidiana di Vallo. È stata, poi, commemorata la figura di Emidio, detto Mandolino, il simbolo dell’humanitas vallese, mentre Laura Cuozzo, grazie a uno studio molto accurato, ha esposto dei metodi legati alla fitoterapia e ha recuperato un antico gelato vallese, detto spumone, il dolce della festa di San Pantaleone.
Molto toccante, infine, è stata la consegna della targa in onore di Pasquale La Palomenta, erborista, alla moglie, grazie al Rotary Cilento, presieduto da Santina De Vita.
La serata è stata presentata da Angelo Cortazzo e moderata dalla scrittrice Antonella Casaburi e si è svolta grazie al Dipartimento di musica popolare dell’istituto Goitre di Vallo e al patrocinio del comune, rappresentato da Virginia Casaburi, delegata ad eventi, turismo e spettacoli.

