Il Piacere del testo: “Un manuale diverso”

di Stefano Cazzato

“Il piacere del testo” rubrica a cura di Stefano Cazzato
Se cercate un manuale di storia della filosofia sintetico e allo stesso tempo rigoroso, attraverso il quale capire i concetti, imparare i fondamentali, confrontarsi con le parole chiave, dalle origini ai giorni nostri, da Talete a Karl Popper, questo fa al caso vostro.
Direi che questo è un non manuale, anche se lo è. Dello strumento tradizionale non ha le lungaggini, le ripetizioni, i riassunti, essendo già un riassunto della filosofia. Ma non ne ha nemmeno la ridondanza, intendendo per ridondanza quel parlare addosso agli autori, ricamando più e più volte sulle loro idee, per allungare la broda.
Nella maggior parte dei manuali che circolano oggigiorno si ritorna sul filosofo con piccole variazioni. Uno stesso concetto è presentato nella parte ricostruttiva, nelle voci, nei brani antologici, nelle sinossi, nei glossari, nelle finestre di approfondimento per poi essere ripreso in altri contesti di carattere comparativo e interdisciplinare.
Ne risultano volumi mostruosi, pesantissimi, che arrivano a contare sei, settecento pagine per anno, che gli studenti fanno fatica a portare nei loro zainetti, volumi soprattutto costosissimi. Per tre libri così, corrispondenti ai tre anni liceali, le famiglie possono arrivara spendere intorno ai 100-150 euro. Non sarebbe un problema se fossero utilizzati, ma si sa che, quando lo sono, lo sono solo in piccolissima parte.
Nella scuola di oggi, dove la didattica è diventata ancillare ai progetti e alle iniziative extra, multi e paracurricolari, è già tanto se si studiano cento-duecento pagine. E poi questi tomi che si danno un tono non hanno nemmeno il fascino dei libri veri, dato il loro formato scolastico. Sanno troppo di scuola, e come tali risultano antipatici, come tutti i manuali. Vengono stropicciati ma mai veramente usati.
Prendete questo invece. Un libro come tanti, di poco più di trecento pagine, essenziale nella sua struttura, senza inutili foto, agganci, diramazioni, derive. Qualche contestualizzazione, non eccessiva, qualche collegamento, non pindarico, qualche aneddoto, per avere un po’ di colore. La filosofia nelle sue linee fondamentali. Un libro elementare, si obietterà. Niente affatto. Più che altro un libro consultabile con facilità, che non ambisce a sostituire il docente, al quale non resterebbe che consultarlo passivamente, un libro che non vuole esaurire il dicibile e il pensabile, che vuole dare lo spunto per un’effettiva autonomia didattica dell’insegnamento.
Il filosofo come uomo; il suo linguaggio; il suo pensiero; la sua fortuna nel tempo. Ecco i quattro comparti fondamentali. C’è quanto basta perché un bravo docente, partendo da qui, possa inventarsi creativamente la lezione e coinvolgere studenti sempre più in balìa della quantità, del nozionismo, della memoria fine a se stessa e della noia. Anche perché, come ricordava sempre Socrate, la dimensione originaria, fresca, vivace, del confronto filosofico è l’oralita.

M. Vercellese, C. Bianchi, Tutta la filosofia. Il programma completo, Vallardi, 2025, pp. 336, Euro 10