LA RIFORMA SULLA CITTADINANZA ITALIANA: UNA VITTORIA PIRRICA DEL GOVERNO CHE TRADISCE GLI ITALO-DISCENDENTI


Michele Laurino responsabile enti locali SVIMAR
Il governo italiano, con l’approvazione del recente decreto-legge sulla cittadinanza, ha compiuto un grave errore politico e storico, penalizzando centinaia di migliaia di italo-discendenti, specialmente in America Latina, che cercano di riconnettersi con le proprie radici. Questa riforma, presentata come una soluzione burocratica, rischia di trasformarsi in una sconfitta politica e morale, una vera e propria “vittoria di Pirro” per l’esecutivo.
UN COLPO ALLA CITTADINANZA PER DISCENDENZA
La proposta centralizza le richieste a Roma, elimina il supporto locale dei consolati (ridotti a mere funzioni residuali) e introduce tempi più lunghi e ostacoli burocratici. Per molti figli e nipoti di emigrati, spesso privi di familiarità con la complessità amministrativa italiana, questa riforma renderà il processo ancora più difficile e discriminatorio.
Inoltre, il clima di incertezza giuridica sulla Legge sulla Cittadinanza, già messa in discussione da alcuni tribunali, peggiora con questa riforma, minacciando di negare un diritto fondamentale a intere comunità che hanno mantenuto vivo il legame con l’Italia.
UN DECRETO INGIUSTO E TEMPORANEO
Il decreto-legge ha natura transitoria: se non convertito in legge entro 60 giorni, decadrà. È una misura frettolosa, dettata più da calcoli politici che da reali esigenze, e il Parlamento ha ora il dovere di fermarla.
Il governo, invece di semplificare, ha scelto di chiudere le porte a chi cerca di ricostruire il proprio legame con l’Italia (in questo caso soprattutto ai figli dei nostri emigranti), tradendo lo spirito di accoglienza che ha sempre caratterizzato la nostra cultura.
UN APPELLO AL PARLAMENTO E ALLA COMUNITÀ ITALIANA NEL MONDO
Chiediamo ai parlamentari di respingere questa riforma scellerata e di lavorare invece per una legge che:
1. Tuteli il diritto alla cittadinanza per discendenza, semplificando le procedure.
2. Potenzi i consolati, garantendo assistenza ai richiedenti.
3. Riconosca il valore degli italo-discendenti, parte integrante della storia italiana.
L’Italia non può dimenticare i figli dei suoi emigrati. Questa non è una riforma, ma un tradimento.
È una riforma che rende gli italiani meno italiani di quanto eravamo e sostituisce, i veri italiani, con altre razze che non saranno mai italiani. Ci renderà razzisti togliendoci la nostra eredità di sangue. La destra ora ha unito le forze con la sinistra per togliere i diritti che sono stati dati ai nostri figli che stanno all’estero. Dovremmo vergognarci di noi stessi. Saranno cancellate generazioni di italiani che non potranno votare all’estero.
