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19 Maggio 2025

IL COMUNE DI SAPRI NON SI ADEGUAALLA SENTENZA DEL TAR CHE HA ANNULLATO LE PROROGHE DELLE CONCESSIONI BALNEARI E LE HA DICHIARATE SCADUTE A DICEMBRE 2023

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IL COMUNE DI SAPRI NON SI ADEGUAALLA SENTENZA DEL TAR

Riceviamo e Pubblichiamo da LIA AMATO, attivista di Mare Libero

Il 17 gennaio 2025 una sentenza del TAR Campania, la n.00122/2025 , accogliendo il ricorso dell’AGCM verso una delibera del comune di Sapri, annullava gli atti comunali impugnati ed obbligava il comune di Sapri ad adeguarsi sul piano conformativo ai principi enunciati , stabilendo la scadenza al 31/12/2023 delle concessioni balneari indebitamente prorogate ; ordinava altresì che la sentenza venisse eseguita dall’autorità amministrativa.

  • Il 20 gennaio 2025 su 105 TV, terza parte, la notizia che un lido saprese (scaduto come tutti a dicembre 2023) cercava personale di cucina, di sala e bar, addetto al lavaggio e bagnini.
  • Il 23 gennaio il sindaco riceveva due attivisti (di Mare Libero e di Comunità Mediterranee) dichiarando loro l’intenzione di procedere alla stesura, da condividere con associazioni di cittadini e di ambientalisti, di un piano spiagge , preliminare e propedeutico alle gare che si sarebbero effettuate. All’uscita dei due attivisti il sindaco si faceva intervistare da un giornalista di Saprilive e dichiarava tutt’altro.
  • Il 26 gennaio il sindaco di Sapri dichiarava a Mondo Balneare di essere pronto alle gare ma che attendeva a procedere alla definitiva pubblicazione degli avvisi “per rendere incontrovertibile l’operato della macchina comunale” (frase attribuita all’avvocato Giordano , uno dei tre consulenti del comune esperti in materia demaniale e di appalti pubblici)
  • Il 29 gennaio , avendo ricevuto lagnanze in merito a lavori di spostamento sabbia intorno ad una struttura balneare (scaduta a dicembre 2023) unica che non smonta mai la propria struttura , la stessa che il 20 gennaio richiedeva personale su 105 TV, un’attivista di Mare Libero scattava delle foto dei lavori in atto e, dopo aver reperito testimoni, chiamava i Carabinieri di Sapri alle ore 16, ma uno dei due che erano intervenuti dichiarava che il demanio non era di loro competenza . Poi lo stesso si allontanava per chiamare Capitaneria e Vigili urbani , riferendo poi all’attivista che avrebbe dovuto recarsi il giorno dopo da loro per esporre i fatti.
  • Il 30 gennaio prima ancora che una delle due attiviste che si recarono al comando dei vigili esponesse perché fosse a quell’ufficio , entrambe furono dirottate con poca cortesia all’ufficio tecnico che si dichiarò ignaro della cosa e l’ingegnere diede appuntamento per il lunedì successivo per riferire sull’accaduto (nel frattempo sicuramente i lavori sarebbero stati impunemente completati).Non andò meglio alla Capitaneria , dove il comandante dichiarò che il lido era in regola poiché aveva dichiarato come ogni anno l’inizio lavori di ripristino. Quando gli venne fatto presente che c’è una sentenza del TAR che dichiara scaduti a dicembre 2023 tutti i lidi sapresi indebitamente prorogati , il comandante rispose, lasciando incredule le attiviste, che una circolare interna che non poteva mostrare proroga le scadenze al 2027.
  • Il primo febbraio un’attivista di Mare Libero veniva intervistata in diretta da Vito Sansone su Rete 7, ed esponeva la situazione spiagge a Sapri. In quei giorni 105TV pubblicava anche il video di una ruspa che spostava sabbia nei pressi del lido .
  • Lunedì 3 febbraio tre attiviste di Mare Libero incontravano l’ingegnere comunale che confermava che il lido aveva dato comunicazione di inizio lavori, quindi a suo avviso era “in regola” e che era stato dato mandato all’avvocato Ciccarelli, dello studio Cacciapuoti di decodificare la sentenza, che dunque nel frattempo non veniva eseguita.
  • In data 9 aprile il lido Lazzarella (l’unico che non smonta mai la struttura in legno) appariva totalmente tinteggiato e con lavori di sbancamento in spiaggia, anche con cingolato, in corso. Una delle due attiviste di Mare Libero che verificava la situazione e la fotografava, telefonava alle 10.26 alla Capitaneria di Palinuro che le rispondeva che avrebbe richiamato dopo poco per dare notizie in merito, nel frattempo si formava un capannello nei pressi del lido e dei lavori che vi venivano eseguiti intorno con cingolati. — Alle 11.14 l’attivista richiamava la Capitaneria di Palinuro che la invitava a contattare la Capitaneria di Sapri. — Alle 11.22 la Guardia Costiera di Sapri riferiva che l’autorizzazione ai lavori era stata data dall’ingegnere dell’ufficio tecnico. Due attiviste si recavano all’ufficio tecnico dove l’ingegnere confermava di avere dato il nulla osta ai lavori. All’obiezione delle attiviste: “Nulla osta? E la sentenza del TAR che dichiara scadute le concessioni a dicembre 2023?” l’ingegnere rispondeva che l’avvocato Ciccarelli dello studio Cacciapuoti, a cui il comune aveva dato incarico a gennaio DI DECODIFICARE LA SENTENZA non ha ancora fornito risposta e poiché l’estate è alle porte i lidi (anche se scaduti da oltre un anno?) devono aprire. –Infatti il lido, (che chiedeva personale già a febbraio e che per sentenza del TAR è inesistente da oltre un anno) aprirà giovedì 17 aprile.
  • CON BUONA PACE DELL’ART.1161 DEL CODICE DELLA NAVIGAZIONE A SAPRI SI USA COSI’
  • Per fortuna Mare Libero oltre che telefonare e presentarsi di persona attraverso i suoi attivisti, sa anche scrivere e, se inascoltato dagli interlocutori, agire di conseguenza.

RESOCONTO DI LIA AMATO, attivista di Mare Libero

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