6 Maggio 2025

Il Taccuino di Baudelaire del 28 aprile 2025 di Giovanni Farzati

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Il Taccuino di Baudelaire del 28 aprile 2025 di Giovanni Farzati

Rubrica “Il Taccuino di Baudelaire” di Giovanni Farzati

Libello sardo, Agnone Cilento Amalia,
da Battipaglia, la rubrica storta

Cappitta il sardo con la pastora

In libreria 𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐭𝐚, con 𝑳𝒂 𝒑𝒂𝒔𝒕𝒐𝒓𝒂: un libello in forma di fiaba immaginosa – ma attendibile – che racconta un’Italia del Ventunesimo secolo piombata sotto una cappa depressiva causata dalla mancanza di carne. La popolazione non trova più appagamento in quell’idea di mattatoio a cui è affezionata, ma a risolvere il tempo dei desideri insoddisfatti si affaccia sulla scena politica la protagonista di questa storia, la pastora, che finisce per ottenere la guida del governo. Ha un passato oscuro, la pastora, figura truce dall’anima volubile e nera, pervasa da nostalgie che nutre con la visione di un quadro tenuto nascosto: il ritratto di un uomo con gli occhi bagnati dalla morte. Per lei è il buon padre, quello che le ha insegnato l’arte di una carezza funebre al mondo e alle cose, quello in cui ritrova incorrotto lo spirito della sua fiamma immortale. Fra crisi affrontate nelle sale del Palazzo e ritorni all’ovile, riuscirà la pastora a soddisfare l’antica sete di sangue?

𝐀𝐥𝐛𝐞𝐫𝐭𝐨 𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐭𝐚 (Sassari 1954), scrittore, drammaturgo, regista. Autore di sei romanzi per Il Maestrale:

  • 𝑪𝒓𝒆𝒂𝒕𝒖𝒓𝒊𝒏𝒆 (2004; Finalista ℙ𝕣𝕖𝕞𝕚𝕠 𝕊𝕥𝕣𝕖𝕘𝕒 nel 2005; ℙ𝕣𝕖𝕞𝕚𝕠 𝕃𝕠 𝕊𝕥𝕣𝕒𝕟𝕚𝕖𝕣𝕠 2006)
  • 𝑰𝒍 𝒄𝒊𝒆𝒍𝒐 𝒏𝒆𝒗𝒊𝒄𝒂 (2007)
  • 𝑰𝒍 𝒈𝒊𝒂𝒓𝒅𝒊𝒏𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒆 (2008)
  • 𝑨𝒍𝒃𝒆𝒓𝒊 𝒆𝒓𝒓𝒂𝒏𝒕𝒊 𝒆 𝒏𝒂𝒖𝒇𝒓𝒂𝒈𝒉𝒊 (2013; ℙ𝕣𝕖𝕞𝕚𝕠 𝔹𝕣𝕒𝕟𝕔𝕒𝕥𝕚; 𝕃𝕚𝕓𝕣𝕠 𝕕𝕖𝕝𝕝’𝕒𝕟𝕟𝕠 𝕕𝕚 𝔽𝕒𝕙𝕣𝕖𝕟𝕙𝕖𝕚𝕥)
  • 𝑳’𝒖𝒍𝒕𝒊𝒎𝒂 𝒕𝒓𝒂𝒔𝒇𝒊𝒈𝒖𝒓𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒊 𝑭𝒆𝒓𝒅𝒊𝒏𝒂𝒏𝒅 (2016)
  • 𝑳𝒂 𝒕𝒆𝒔𝒊𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝑺.𝑽. (2024; concorrente al ℙ𝕣𝕖𝕞𝕚𝕠 𝕊𝕥𝕣𝕖𝕘𝕒 2024)

Da il Maestrale

Agnone Cilento, spazzatura del vicino, una lotta di tremila giorni, persa

Che diamine, in poco di rispetto per una signora; lo  fanno apposta?  il  peggior sordo è quello che non vuole sentire, non vogliamo scomodare la saggezza.popolare.ma Amalia non ne può più.

E su Facebook si afoga e fa bene- “sono anni che  bonariamente chiamo i proprietari di questa casa per avere un minimo di senso civico,decoro e rispetto per chi abita vicino. Chiamo i vigili e mi rispondono “che in una proprietà privata non possono fare niente. Ho chiamato un po’ tutti. Risultati zero!
Bisogna per forza denunciare per avere rispetto delle regole?

Oggi una famiglia che aveva prenotato 25-27 aprile è andata via.Dicendomi che non volevano un appartamento con “vista discarica” .E come dargli torto!

Ad Agosto la  situazione degenera parecchio.
Se le autorità comunali fossero interessate ho un book fotografico di anni “.

L’editoriale di noantri
di Luciano B.

Battipaglia e polveri

I telegiornali mandano in onda le proteste di ieri (in gran parte d’Italia) delle proteste contro Israele etc etc, per carità ognuno la pensa come vuole , ma io domando: tutte queste persone si sono accorte che in ogni città italiana c’ è un problema di sicurezza? Ma lo vedete che ci sono flussi migratori incontrollati che portano qui i più grandi delinquenti? Che poi purtroppo a pagarne le conseguenze purtroppo sono a volte immigrati perbene, è questo è il guaio che si fa’ di un’erba un fascio e genera sempre di più razzismo ed odio, ma guardate Battipaglia, la sera devi stare attento perché sono più loro che noi, e noi che pensiamo? Alla Palestina che per carità ci sta’ ma a casa nostra chi guarda? Poi concludo ricordo a chi vuole protestare( parlo di Battipaglia su un argomento diverso,) che le polveri sottili hanno raggiunto in città livelli allarmanti, il che significa che siamo sempre più a rischio ma tanto questa notizia non interessa nessuno se non quando purtroppo ad ammalarsi non ci siano parenti stretti, scusate la polemica
A.p.

Cosa c’è di più contemporaneo nel sentirsi Dada in questi anni storti?
Le televisioni sono bigotte e illetterate, De Simone ,genio, ma personaggio scomodo,di Pasolini se ne e’ parlato solo nel periodo in cui e’ morto,poi nulla, Annibale Ruccello, nulla, e tanti altri che hanno dato un impronta indelebile in questa societa’ affaristica dove conta solo il denaro, il favore, possa esistere il ricordo e il rispetto di chi ha speso una vita per cambiarla
by U.Anaclerico

Copertina
Anni 50, Santa Maria di Castellabate, pittura e fotografia
by Parolibe

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