Punti Nascita. L’on. Imma Vietri: “Approvata in Commissione la nostra risoluzione per rivedere gli standard”
Redazione
“La Commissione Affari Sociali della Camera ha approvato all’unanimità la risoluzione presentata dal Gruppo di Fratelli d’Italia, a prima firma della deputata salernitana Imma Vietri, per tutelare e incrementare i Punti Nascita anche nelle strutture ospedaliere con attività inferiori ai 500 parti annui“. A renderlo noto è un comunicato diffuso dal partito.
“Moltissimi Punti Nascita in Italia – spiega Vietri – stanno purtroppo drammaticamente chiudendo, con la grave conseguenza non solo di andare ad intasare gli altri ospedali del territorio, già in affanno per la permanente carenza di personale, ma soprattutto di mettere maggiormente a rischio la salute e finanche la vita delle partorienti e dei loro figli. Secondo le attuali linee guida, devono essere, previa specifica deroga, almeno 500 i parti annui per il mantenimento di un punto nascita: è evidente che questo dato è totalmente inappropriato, soprattutto alla luce della crisi demografica in corso in Italia”.
Dopo l’approvazione della risoluzione da parte di maggioranza e opposizione, bisogna attendere che il Governo si pronunci, ma “aggiungo che, al di là della risposta, – spiega l’onorevole – il Presidente della Regione Campania può decidere di mantenere aperti i Punti Nascita anche in spregio al diniego del Governo, come ha già fatto nel 2018. Ricordo che la Sanità è di competenza regionale quindi quello del Governo è un parere. De Luca vuole scaricare la responsabilità sul Ministero”. La lungaggine che stiamo subendo da qualche anno a questa parte è dovuta ad una errata formulazione della richiesta di proroga da parte della Regione. “La prima non era una richiesta di proroga, ma una comunicazione in cui il Presidente riferiva che gli amministratori volevano mantenere aperti i punti nascita, ma non era una richiesta di proroga – prosegue Vietri -. Il Ministero ha risposto che doveva fare richiesta di proroga. Poi ha fatto una seconda richiesta, non corretta, a cui il Ministero ha risposto di apportare le dovute modifiche”.
“Con questa risoluzione – prosegue la deputata di FdI – chiediamo al Governo di aggiornare gli standard circa la distribuzione dei Punti Nascita e considerare protocolli di sicurezza per offrire alti livelli anche per tutte quelle strutture con volumi di attività inferiori ai 500 parti. Inoltre, tra i vari punti inseriti nella mozione, proponiamo di valutare la possibilità di adoperarsi per ridurre le disparità territoriali, a cominciare dal divario tra regioni del Centro Nord e regioni del Sud, considerando tra i criteri idonei per l’attivazione o il mantenimento di un Punto Nascita la posizione geografica, con particolare riguardo alle zone disagiate, la densità di popolazione o la lontananza da altri Punti Nascita, senza tuttavia sacrificare alcuna garanzia di sicurezza. E anche, nel rispetto dei vincoli di bilancio, di predisporre programmi di screening per l’individuazione delle donne a rischio di sviluppare depressione post partum, come parte integrante della valutazione del benessere psicofisico della donna, avendo cura di cogliere in maniera attenta e tempestiva qualsiasi criticità correlata al post partum”.
“Il Governo deve tener in considerazione la proposta della risoluzione rispetto ad una problematica avanzata e approvata sia dalla maggioranza che dall’opposizione. L’approvazione all’unanimità – conclude Vietri – è davvero una buona notizia per migliaia e migliaia di donne della nostra nazione”.