La Ionica Gas (Eni) ha alcuni obblighi da assolvere nei confronti della Calabria e della città di Crotone
di Rodolfo Bava
La Società Ionica Gas è subentrata all’ENI, nel settore dell’esplorazione e della produzione di idrocarburi liquidi e gassosi, per quanto riguarda i giacimenti al largo del mare di Crotone. Possiede, nella nostra regione, 4 concessioni minerarie: n.3 in mare (le piattaforme, dette “alberi di Natale”) ed uno in terra, a Capo Colonna. La sede legale, però, si trova a S. Giovanni Teatino (Chieti) e, pertanto, versa le tasse in Abruzzo; mentre, a Crotone, dispone di una sede operativa in via De Curtis. “La Società Ionica Gas – intende precisare testualmente – in linea con le politiche ENI, investe molto per stabilire e mantenere nel tempo relazioni positive con le Istituzioni e le comunità del territorio”.
E’ senz’altro, così, in altre parti d’Italia, ma non a Crotone. Tanto per fare un esempio – al tempo delle lire – versava annualmente al Comune di Ravenna cinque miliardi, per il problema della subsidenza. Addirittura, in Calabria, non versa neanche le tasse annualmente. E’ una storia “vecchia”, questa, che stava per essere risolta nel 2011. Infatti, in seguito ad un nostro articolo, nel corso della Gestione del Sindaco Vallone, il Consigliere Regionale dott. De Masi, si premurò di organizzare un tavolo tra Eni, Comune di Crotone e Regione.
Ecco il risultato: si era quasi a fine anno e l’Eni prese impegno che, con l’inizio del nuovo anno, avrebbe provveduto ad iscrivere la Ionica Gas nei registri delle Imprese in Calabria al fine di poter pagare le tasse nella nostra Regione.
Oggi giorno, però, dopo numerosi anni, la predetta Società continua a versare le tasse in Abruzzo. Una grande “dimenticanza” da parte del Sindaco Vallone e dell’ex Presidente della Regione Calabria dell’epoca, nonostante altri articoli su questo argomento.
Ebbene, ora, l’illustre Sig. Sindaco di Crotone, ing. Vincenzo Voce, dovrebbe riaprire, con molta decisione, la vertenza, coinvolgendo il Presidente della Regione dott. Occhiuto ed i vertici aziendali della Società Ionica Gas. La Calabria ha il diritto di riscuotere le tasse e Crotone la possibilità di usufruire di una contro partita. Tanto per suggerire qualcosa che non costerebbe un bel niente all’Eni (avendone disseminati decine e decine in tutta Italia): aprire un grosso Call Center (con 2-3.000 persone) per potere pubblicizzare i Servizi Gas e Luce dell’Eni. Un’opportunità – quella da noi suggerita – da non continuare a trascurare!
Rodolfo Bava