21 Novembre 2024

Finalmente un bravo agente della Polizia Locale non succubo del potere politico

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di Pasquale Scaldaferri

Finalmente un bravo agente della Polizia Locale non succubo del potere politico. Quando l’organo di controllo e di difesa della legalità assume una posizione disgiunta dall’apparato di governo, possiamo parlare di democrazia e libertà. Nel caso specifico, poi, merita un plauso solenne il casco bianco, per la lezione di etica, moralità ed educazione impartita al primo cittadino del centro lecchese, non nuovo a castronerie linguistiche e a fumosi, macchiettistici interventi tipici di un zuccone vuoto.


Di seguito l’articolo di LeccoNotizie:

https://lecconotizie.com/societa/olginate-societa/agente-risponde-a-de-capitani-lei-sindaco-non-conosce-il-mio-lavoro/

Agente risponde a De Capitani: “Lei, sindaco, non conosce il mio lavoro”.

Assumere i due agenti che hanno manganellato una trans? Il vicecomandante a Olginate risponde al sindaco di Pescate

“Il mio lavoro è essere un punto di riferimento per i cittadini e rispettare la dignità di tutti, non manganellare”.

PESCATE – Ha fatto discutere, ieri, la nuova provocatoria iniziativa del sindaco di Pescate, Dante De Capitani, che ha annunciato di voler assumere i due agenti denunciati a Milano per aver preso a manganellate una donna trans nel corso di un intervento. Al sindaco ha voluto rispondere, con una lettera pubblica, un agente in servizio in provincia di Lecco: si tratta di Francesco Carroccio, vice comandante della Polizia Locale a Olginate.

Ecco la sua lettera:

“Sono un uomo di quasi 50 anni che da più di metà della sua vita lavora nella Polizia Locale, un lavoro che ritengo essere la massima espressione  della democrazia. Il mio lavoro permette di far vivere i cittadini in tranquillità perché vigila sul rispetto delle regole di buona convivenza.
Il mio lavoro aiuta a risolvere i problemi di sicurezza dei piccoli e grandi paesi, il mio lavoro assiste chi ha subito un’ingiustizia.
Il mio lavoro è ascolto, ore in strada sotto il sole e sotto la pioggia. Il mio lavoro non manganella nessuno, soprattutto se inerme, chi lo fa non fa un buon lavoro. Il mio lavoro è punto di riferimento di tutti, chi ti si affida lo fa perché è convinto che possa ricevere protezione.
Il mio lavoro rispetta la dignità di tutti. Sig. Sindaco di Pescate credo che lei non conosca il mio lavoro ed il lavoro di chi ogni giorno cerca di soddisfare le esigenze dei cittadini in modo civile e che reprimere i crimini senza abusare della forza. Lei amministra un bel paese abitato da brava gente, dove non c’è bisogno di manganelli. Il suo paese ha bisogno di un amministratore con buon senso che assuma agenti in modo stabile, questo per permettere ai suoi cittadini di instaurare un rapporto di fiducia con le istituzioni, faccia questo sforzo economico e vedrà che in breve tempo, così come succede nel territorio dove lavoro, non avrà più bisogno di manganelli.
Per chiudere ritengo doveroso consigliarle di confrontarsi con gli operatori del settore prima di esprimere pensieri così poco edificanti e così poco rispettosi della sua caratura politica.
Con ossequioso rispetto delle istituzioni, resto a disposizione per un consulto”.
Carroccio Francesco 

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