Italia del Meridione denuncia la totale mancanza di trasparenza relativamente all’intenzione della Regione Campania di aprire a Battipaglia la sede dell’Ospedale Unico della Piana del Sele
Riceviamo e Pubblichiamo
Italia del Meridione ritiene che la gestione della politica sanitaria nella Piana del Sele è un tema di grande importanza per tutta la popolazione del territorio. Di recente, è stata comunicata la decisione di collocare a Battipaglia la sede dell’Ospedale unico della Piana del Sele. Questa scelta ha suscitato preoccupazione e proteste tra la popolazione dell’intero comprensorio urbano, non solo quella di Eboli, ma anche di tutti quei comuni posti più a sud rispetto a dove si vorrebbe collocare l’ospedale unico, che si serviranno in futuro dell’offerta sanitaria della nuova struttura.
La popolazione coinvolta si sta mobilitando per difendere il proprio diritto alla salute e per chiedere un dibattito partecipato sulla decisione, che finora non è stato realizzato dall’attuale Governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Le realtà locali si stanno preparando per combattere una battaglia, che va oltre le questioni politiche, contro la Regione Campania e il Presidente De Luca. Il conflitto di interessi coinvolge diversi esponenti politici, costretti a sostenere il PD campano e De Luca, ma contemporaneamente contrari alla decisione politica riguardante la sede del nuovo ospedale. Nonostante questo, la protesta vuole superare questi ostacoli e concentrarsi sul principale obiettivo di contestare il posizionamento dell’Ospedale unico a Battipaglia.
La mobilitazione, l’informazione e l’intervento nel dibattito pubblico sono fondamentali per organizzare un fronte comune e coeso, che includa tutti coloro che desiderano coordinarsi per una protesta popolare. Si auspica anche un dialogo con l’amministrazione del Sindaco Mario Conte, per ricevere rassicurazioni e chiarimenti, eventualmente dallo stesso Presidente De Luca, riguardo alle decisioni già adottate e a quelle future relative alla questione sanitaria che interessa la città di Eboli.
L’Ospedale di Eboli nel 2015 ha dovuto subire la chiusura di Ginecologia, Ostetricia e Pediatria, con l’assenso del governo regionale di centro-destra dell’epoca, oggi la decisione dell’attuale governo regionale di centro-sinistra di sostituire l’Ospedale Unico della Piana del Sele, tanto promesso e atteso, con un investimento di 304 posti letto solo a Battipaglia è considerata inaccettabile dalla popolazione locale, poiché non risponde alle reali esigenze del territorio e della popolazione dell’hinterland. Inoltre, sembra tradire le promesse fatte in precedenza sulla costruzione di un nuovo ospedale in una posizione più facilmente raggiungibile e adatta alle necessità della popolazione. L’Ospedale di Eboli allo stato attuale continua ad avere costanti problemi di organico sia per i medici che per gli infermieri, pertanto è impossibile non pensare ad un prossimo declassamento del nosocomio ebolitano fino all’estrema conseguenza della chiusura.
Il Presidente De Luca non ha chiarito: 1) come potrebbe realizzarsi una possibile unificazione funzionale delle due strutture, di Eboli e Battipaglia, per giungere all’individuazione di un’area condivisa dove realizzare l’Ospedale Unico; 2) quali sono i lavori da effettuare sui fabbricati delle due strutture sanitarie; 3) quali sono i tempi della progettazione della nuova piastra emergenziale e del decreto di ammissione al finanziamento; 4) quali sono e se esistono le ipotesi per realizzare un polo specialistico ad Eboli; 5) quali sono i tempi per la realizzazione dei lavori relativi alle sale operatorie, l’impianto elettrico e il gas medicale.
La popolazione non può più aspettare decisioni unilaterali senza condivisione, senza un modello ragionato e senza un piano che tenga conto delle reali esigenze del territorio e senza alcuna partecipazione da parte della comunità.
È necessario avviare un dibattito serio e trasparente, che garantisca chiarezza e condivisione delle scelte. La popolazione chiede il rispetto del diritto alla salute e non vuole sopravvivere in un perpetuo stato emergenziale.
p. LA SEGRETERIA REGIONALE IdM CAMPANIA
Gianfrancesco Caputo
Marcello Fulgione