Gli avvocati penalisti contro il Decreto – legge 7 agosto 2023 ,la nuova legislazione “emergenziale”.
di Pietro Cusati detto Pierino
L’unione delle camere penali contro il Decreto- legge 7 agosto 2023 ,la nuova legislazione “emergenziale”. Il Governo con il Decreto legge 7 agosto 2023, ha esteso la disciplina speciale per le intercettazioni telefoniche. L’Unione delle camere penali e invita il Parlamento a fermare la nuova legislazione “emergenziale”. Con le nuove norme è stato ampliato il novero delle fattispecie che confluiscono nel c.d. doppio binario e per le quali è consentito il massiccio ricorso alle intercettazioni, anche attraverso il captatore informatico, in presenza di indizi sufficienti di reato. Il Governo ha scardinato l’insieme dei limiti che nel tempo la Giurisdizione, attraverso le pronunce delle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione, aveva individuato a presidio della coerenza del sistema processuale. Per un maggior numero di reati, più attenuati presupposti consentiranno l’attività di intercettazione ,indizi sufficienti e non gravi, l’intercettazione potrà definirsi necessaria ma non indispensabile e potrà essere estesa senza limiti temporali e spaziali. Il Governo ha previsto che tale estensione si applichi anche ai “procedimenti in corso”. Proprio in questa forzatura delle ordinarie regole processuali sono rinvenibili le ragioni di straordinaria urgenza che invece non giustificano la nuova disciplina, la quale avrebbe richiesto, quantomeno, un approfondito dibattito parlamentare. I penalisti chiedono al Parlamento un impegno straordinario nel percorso di conversione affinché la nuova norma, certamente contrastante con principi costituzionali e pronunce della Corte EDU, sia radicalmente modificata.Sono misure irragionevoli, inutilmente punitive, assunte proprio mentre si chiede all’avvocatura di utilizzare i soli strumenti informatici per procedere al deposito degli atti difensivi. Non sono queste le riforme e gli interventi necessari al processo penale. Il disegno riformatore per essere conforme a Costituzione deve, al contrario, riscrivere gli Istituti di garanzia del contraddittorio e prevedere un rigoroso vaglio di presupposti ben più cogenti anche in materia di autorizzazione di intercettazioni. Il Dicastero guidato dal Ministro Nordio fa sistematicamente seguire alle condivisibili dichiarazioni garantiste del Ministro, disegni, atti e proposte che vanno in altra direzione.Le Camere Penali Italiane saranno impegnate nel dibattito precongressuale e nella definizione degli impegni programmatici per l’azione futura.
I temi delle garanzie e le riforme urgenti in materia di prescrizione, processo e intercettazioni saranno al centro della elaborazione e delle iniziative delle singole Camere Penali per la rinnovata affermazione dei principi del diritto penale liberale e del giusto processo.