“Classi Pollaio”: la denuncia dei presidi e dei sindacati scolastici.
Per il 2023/2024 – secondo quanto denunciano i dirigenti scolastici e i sindacati della scuola – il sistema delle costituzioni delle classi, rimane lo stesso degli ultimi anni perchè la normativa è che pone a 27, nelle scuola superiore, il numero minimo di studenti: quindi le prime classi anche quest’anno continueranno ad avere da 27 a 30-31 o più studenti; le classi negli successivi, si alleggeriscono di numero per bocciature e cambi di istituto.
“Una delle riforme previste nel Pnrr era ridurre il numero alunni per classe, invece si riducono le autonomie scolastiche e non si riducono gli alunni. Cioè si usa l’alibi del Pnrr per tagliare. Ma il dimensionamento previsto come riforma del Pnrr non c’entra nulla con quanto sta facendo Valditara che è aggiuntivo a quanto già determinato“, dichiara Gianna Fracassi, segretaria della Flc Cgil. “La situazione quest’anno sarà la stessa perchè i parametri rimangono gli stessi. Ci dovrebbe essere minor affollamento nei trienni delle superiori, essendo aumentato sia pur di poco l’organico di fatto. Ma rimane il problema degli studenti del primo che volessero cambiare scuola rispetto alla scelta di gennaio: nelle grandi città hanno difficoltà a cambiare tipologia di istituto, proprio per il sovraffollamento“, è la denuncia di Cristina Costarelli e Mario Rusconi, presidenti rispettivamente di Anp Lazio e di Anp Roma. Anche nella Cisl scuola il dirigente sindacale Attilio Varengo osserva che “gli organici sono rimasti come sempre quelli dell’anno scorso con il solo incremento di quelli di sostegno” e dunque i problemi dello scorso anno si riproporranno.
“Non è cambiato niente…molta propaganda, nessun cambiamento“, afferma laconico Attilio Fratta, che guida Dirigentiscuola. “Del resto con l’ormai consueta enfasi propagandistica il ministro Valditara ha annunciato l’assunzione di 280 nuovi dirigenti. In realtà i 411 pensionamenti, di norma e da sempre equilibrati con altrettante nuove assunzioni, in epoca Valditara saranno compensati, salvo rinunce, esattamente con soli 210 neo dirigenti scolastici“, fa notare.
Nel frattempo il ministero dell’Istruzione ha annunciato l’assunzione a tempo indeterminato di 50.807 docenti ai quali si aggiungeranno 30.000 posti per il prossimo concorso Pnrr, programmato per settembre. (Fonte ANSA)