25 Novembre 2024

Il Magistrato anti ‘ndrangheta Nicola Gratteri è il nuovo Procuratore della Repubblica di Napoli, lascia la Procura di Catanzaro che dirigeva dal 2016

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di Pietro Cusati detto Pierino

Nicola Gratteri è nato nel 1958 a Gerace, è in magistratura dal 1986, è stato prima giudice al Tribunale di Locri,  nel ’91 è diventato sostituto procuratore, stesso incarico che ha poi svolto dal ’96 a Reggio Calabria fino al 2009 quando è diventato procuratore aggiunto. Dal 2016 è alla guida della procura di Catanzaro, incarico confermato nel 2021. Una carriera interamente spesa nel settore penale e, in particolare, nell’esercizio delle funzioni requirenti, che esercita da oltre 31 anni . Gratteri  andrà a guidare l’ufficio inquirente più grande d’Italia la Procura della Repubblica di Napoli. Nel suo curriculum molte le indagini antindrangheta, tra cui spiccano quella sulla strage di Duisburg del 2007, e la maxi-inchiesta, in anni più recenti, denominata ‘Rinascita Scott’. La sua esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata viene definita “ampia e profonda”, soprattutto nella sua dimensione nazionale e transnazionale. Per il CSM Gratteri  gode prestigio negli ambienti giudiziari e forensi, l’impegno e la passione spesi in modo costante nel lavoro giudiziario,l’esercizio ultratrentennale di funzioni inquirenti e requirenti nella materia del contrasto alla criminalità organizzata.  “Palesa l’esistenza di una conoscenza vastissima e profonda dei fenomeni criminali e degli strumenti investigativi più efficaci”.  Molte le indagini che ha condotto contro la ‘ndrangheta: tra tutte Rinascita Scott, del 2019, contro i clan della provincia di Vibo Valentia, che ha visto l’’emissione di misure cautelari nei confronti di 334 indagati, a seguito del deposito di una voluminosissima richiesta, di oltre 13.000 pagine. L’indagine ha consentito di accertare l’esistenza di legami tra politica, strazione, massoneria deviata, appartenenti alle forze dell’ordine, funzionari pubblici, anche in ambito giudiziario, e ‘ndrangheta ad ogni livello. Negli anni precedenti, sempre alla guida dei pm di Catanzaro, aveva condotto l’indagine Stige, relativa alle attività criminali della cosca “Farao-Marincola”, una delle più potenti della Calabria centrale e settentrionale; l’indagine Stammer, nell’ambito del quale, dopo aver proceduto con provvedimento di fermo nei confronti di 54 indagati, è stata ottenuta ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di 68 indagati.  Nel 2014, da procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, con l’operazione “New bridge” aveva sgominato una delle direttrici del traffico di stupefacenti tra Calabria e New York, che faceva capo alle famiglie degli Ursino di Gioiosa Ionica e a quella dei Gambino a New York.

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