QUANTO “COSTANO” LE VETRINE ILLUMINATE PER TUTTA LA NOTTE? SI TRATTA DI SPRECO DI ENERGIA ELETTRICA?
di Martina Lanzetta
Tra le varie preoccupazioni che oggi riguardano l’Europa intera, tra i primi posti troviamo il forte spreco e consumo. Gabriel Meghnagi, presidente della rete associativa vie Confcommercio Milano, diversi mesi fa ha parlato ad AGI dell’ipotesi di spegnere le luci che illuminano le vetrine per tutta la notte, in modo da compiere un passo in avanti verso la sconfitta dello spreco.
«Si può non tenere accese le luci fino all’una di notte, ma vetrine e insegne fino alle 23 soprattutto per garantire l’illuminazione delle strade, e le altre spegnerle quando si chiude il negozio» sono le parole di Gabriel Meghnagi.
Meghnagi pone l’attenzione su: l’illuminazione di negozi, vetrine, uffici, insegne.
Alla domanda “perché tenete le luci quando non è giorno?” i negozianti rispondono: “per una questione di immagine”, “per pubblicità”, “senza luce sembra che non ci sia attività”.
Le bollette, però, sono aumentate tantissimo, più del doppio. È per questo, infatti, che alcuni proprietari di locali hanno inserito dei timer alle luci notturne per ridurre i consumi.
Dunque, se da un lato l’opinione comune ne identifica lo spegnimento alla chiusura come un modo di rendere cupe e poco sicure le strade, dall’altro è pur vero che esso causa un grandissimo spreco di energia elettrica.
Di questi tempi, purtroppo, la questione è molto più complessa. Allora ci chiediamo: cos’è più giusto fare?