Pensieri e parole …..da Medjugorie (1° parte)
di Filomena Giudice
Con queste mie riflessioni vi voglio portare in viaggio con me a Medjugorie. Non ho nessuna pretesa di incidere nel credo di nessuno di voi , semplicemente esporre una narrazione di un viaggio che mi ha portato a raggiungere una località dove tante persone sono chiamate da una voce interiore per raggiungere la tanto declamata pace interiore .
Sinceramente non ho sentito un desiderio impellente di compiere questo viaggio, mi sono detta quando sarà il momento lo saprò!
Io sono una poliziotta e svolgo il mio lavoro in ambito autostradale e quanto vi sto per raccontare si è verificato proprio sull’autostrada che oggi si chiama del Mediterraneo.
I miei contatti con Medjiugorie risalgono a diversi anni fa, quando per “caso” incontrai una coppia di persone anziane che erano in pensione ed a bordo di un camper, tenuto insieme dallo spirito santo per quanto era vecchio !
La coppia dopo essere andati entrambi in pensione avevano desiderio di viaggiare ed avevano inziato a girare l’Europa .
Erano rimasti in panne con il loro famigerato camper all’interno di una galleria, io ed il mio collega ci siamo attivati per tirarli fuori ed in attesa che giungesse il soccorso .
La signora, (sono sempre le donne a parlare di piu!) mi racconta che stanno tornando dalla Bosnia Erzegovina e precisamente da Medjugorie! Mi dice che sente di riferirmi quello che ha visto nei pressi di un crocifisso ,realizzato in ferro, (il risorto ) che da un ginocchio trasudava acqua .
Tutti si apprestavano a fare la fila per bagnare dei fazzolettini ricordo e raccogliere ed asciugare questa preziosa acqua.
Bensì delle foto di bimbi ammalati che poneva vicino al ginocchio del cristo per una preghiera che riuscisse a generare un miracolo di guarigione per questi piccoli.
Ebbene mentre lui poneva le foto vicino al ginocchio, il liquido emesso diventava rosso al contatto, subito lei ha preso un fazzoletto e lo appoggia nel punto in cui questo era successo e su questo piccolo pezzo di stoffa bianco era formata una macchia colore rosa .
Lei era così ansiosa e felice che mentre ne parla, rovista nel suo piccolo bagaglio di ricordini e tira fuori il fazzoletto con il segno rosa di cui aveva parlato!
Ora io non posso essere sicura di questa macchia come si sia formata o se effettivamente i fatti siano andati come lei ha raccontato, comunque il racconto è questo!
Lei poi sente il bisogno di darmi un altro fazzoletto con il quale lei aveva asciugato questo ginocchio di Gesù crocifisso. Il racconto mi ha colpito molto, non credo che la signora in avanti con l’età mi avesse mentito, del come e perché si sia formata questa macchia non è dato saperlo, non mi sono mai posta questa domanda!
Dentro di me mi sono detta quando sarà il momento di andare a Medjugorie lo saprò.
Sono passati tanti anni da allora, oltre quindici, quando mi giunge sul telefono la locandina di un viaggio che avrebbe avuto inizio il 30 settembre fino al 4 ottobre, mi sono detta, questo è il momento! Ho preso il cellulare ed ho telefonato a don Pasquale che era il referente per la nostra zona , nel mentre facevo questo, in tv appare(!!!) Paolo Brosio. Lo interpreto come un segno, positivo ovviamente, nel giro di pochi minuti, contatto una mia sorella, che vi era già stata, ed abbiamo deciso!!! Si parte!
Era maggio e man mano ho adempiuto a quanto occorreva per essere pronta alla partenza del 30 settembre! Ma non finisce qua!! due giorni prima della partenza qualcosa non va per il verso giusto! Nello scendere le scale cado rovinosamente ed ancora adesso non capisco come, procurandomi escoriazioni alle spalle, una botta solenne in testa e come ciliegina sulla torta la mia mano destra si gonfia con dolore al pollice e polso!! non demordo, devo partire, mezzo acciaccata ma parto! La mattina del 30 settembre sono l’ultima a salire sull’autobus che ci porta a Napoli, ma gli intoppi non sono finiti!!! Trovo mia sorella, che tra l’altro aveva assistito alla mia caduta, che era preoccupata del mio ritardo, seduta in prima fila che mi aveva conservato il posto!!
Durante il viaggio fino a Napoli, oltre alle consuete preghiere, vengono date ad ognuno le carte di imbarco, indovinate quale mancava??? la mia!!! non ci potevo credere!!! ancora??!!
Iniziamo io e don Pasquale a telefonare all’agenzia ma a quell’ora, le sei del mattino, ovviamente non rispondeva nessuno!! Fortunatamente poi verso le otto don Pasquale riesce ad avere una riposta e tramite i potenti mezzi a nostra disposizione, i cellulari, riesco ad avere i miei documenti!
Vabbè pure questa è risolta, occorre solo stamparli.
Questione di nulla, arriviamo in aeroporto e riesco a stampare tutto!! si parteeee!!!