Lettera alla rubrica”LaVOCEallaGENTE” nuova denuncia del Libero Pensatore Sardo Avv. Alberto Appeddu – L’OPINIONE DEL LIBERO PENSATORE del 01 novembre 2023
Riceviamo e Pubblichiamo da Avv. Alberto Appeddu
Mentre in Parlamento, comincia l’iter di una finanziaria lacrime e sangue, degna del peggior governo Monti, dove gli aiuti alle famiglie si trasformano in sterili elemosine e nulla viene fatto per arginare il costo carburanti e l’aumento dei prezzi al consumo, le Partite IVA vengono totalmente dimenticate.
Il Governo Meloni, a fronte di una crescita zero, nulla fa, per dare respiro a quel ceto produttivo, motore vivo dell’economia italiana che rischia di morire.
Mi chiedo, se è vero, come è vero, che le tasse delle multinazionali finiscono all’estero, come pretende questo governo di pagare gli stipendi ai dipendenti pubblici, che con i megaconcorsi sono raddoppiati e le pensioni ai nostri tantissimi pensionati?
Con i soldi del PNNR?
Ma anche quelli finiscono e sono fonte di debito.
Dove sono le promesse elettorali di settembre dello scorso anno ed i proclami della Meloni dell’opposizione?
Evaporati sul ricco altare del globalismo mondiale, al quale la Meloni si è venduta!
Ma non tutto di questo Governo, però, è da buttare!
Se sotto il profilo di politica economica è un pianto (ma a piangere saranno famiglie ed imprese, non certo i politici, con i loro ricchi emolumenti), diverso è il ragionamento sulle riforme costituzionali.
Non capisco, infatti, perché tanto dissenso su una riforma che renderebbe similare la scelta della persona del Presidente del Consiglio, con quella dei sindaci, ormai trentennale, che dimostra di funzionare perfettamente.
Se proprio si volessero fare delle migliorie, abrogherei i listini chiusi e reinserirei le preferenze per i deputati ed i senatori da eleggere, restituendo la scelta al popolo sovrano e non ai segretari dei partiti, burattini nelle mani della grossa finanza e delle lobby internazionali.
Magari è chiedere troppo, all’ego dei leader dei vari partiti nazionali, ma riprendere la politica di un tempo, ripristinando circoli (per i partiti di destra) e sezioni (per quelli di sinistra), permetterebbe ai cittadini di riprendere ad incidere scegliendo proposte e dirigenti nei vari ambiti, uscendo dall’odiosa oligarchia in cui viviamo e ritornando a quella democrazia meritocratica di quella prima Repubblica, tanto criticata, ma che funzionava perfettamente sia sotto il profilo di democrazia reale, che sotto quello del benessere economico di famiglie ed imprese.
Avv.Alberto Appeddu
(Libero pensatore sardo)