Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

26 Aprile 2025

L’Italia ha dato una prova di maturità, rispettiamola.

0

Dal web: di Carmelo Conte

Carmelo Conte

Dopo 74 anni torna alla guida del Paese la destra nelle forme che la democrazia richiede. Dubitare delle ragioni politiche e ideologiche della Meloni è da stolti: è quella che è oggi, la leader della destra che “c’è” contro la sinstra che “non c’è”. Dubitare delle sue capacità di Governo è da prevenuti: va aspettata alla prova. Il problema dell’Italia è il Pd, come andiamo ripetendo da anni, per ragioni antiche e nuove.

E’ venuto al pettine il nodo originario: il Pd è l’ultima versione a freddo tra Pci-Pds-Ds e la snistra democristiana, orfana del partito di origine, la Dc. Un’esperimento al ribaso del Compromesso storico sognato da Berlinguer, nel quale è statto coinvolto per ultimo, a costo zero, anche il simbolo del Psi, non i suoi valori.

Delle idee di Don Sturzo e di Marx non è restato niente: nuovi diritti, valori, blocco sociale, tutti evaporati.

Il Pd è diventato il partito della ZTL romana dei gestori senz’anima, e, a livelo locale, sradicato politicamente dai territori e dalla società. Valgano due considerazioni: l’80% dei suoi eletti in Parlamento non è stato eletto nei colegi in cui vivono e operano; Letta ha condotto una campagna elettorale senza un’alleanza, senza una proposta e senza una prospettiva di vittoria, senza tenere conto neppure che il Pd viene da dodici anni di governo “costi quel che costi”, a destra, al centro, e mai sinistra. Per non dire del potere locale.

Per capirlo, è bastato agli elettori sentire Letta e Serracchiani, una versione pulita, e De Luca, il papocchio.

Pensare di archiviare tuto questo e altro ancora, per poi riciclarlo, con un congresso “furbo”. O una Costituente, parola nobile, ma di che ? di quale pensero lungo? quello insultante e misero del manifesto di Tarato ?. Certo, come scrive Guicciardini “guai a troversi là dove si perde”, perchè si rischia di non comprendere la realtà e come fronteggiarla.

Serve un partito nuovo, non uno riciclato, che parta da da una presa di coscienza ovvero che il Pd, scavalcato sui valori sociali dal M5S, e a destra da Azione, allo stato è un partito di centro, non di sinistra; e da una dichiarazione di intenti che assuma il mediterraneo come punto di riferimento geo politico e faccia sintesi sui valori che hanno segnato la storia del socialismo e della dottrina sociale della chiesa in Italia e in Europa.

Parafrasando Bertold Brecht, non bisogna “nominare un nuovo popolo”, ma selezionare un nuovo gruppo dirigente, di pensiero e di azione, che rispetti il passato per alcuni suoi valori fondanti, sempre necessari al presente e per il futuro, ma segni un punto a capo e basta.

Una rivoluzione che dovrebbero fare quelli sono “in sella” contro sè stessi, difficile crederlo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *