22 Novembre 2024

Augusto Barbera è il nuovo Presidente della Corte Costituzionale, le sue parole sulle ”donne impazienti” sono state fraintese?

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di Pietro Cusati detto Pierino

Augusto Antonio Barbera, Professore emerito di diritto costituzionale nell’Università di Bologna, già Ministro per i rapporti con il Parlamento nel governo Ciampi, è stato eletto Presidente della Corte costituzionale il 12 dicembre 2023, e sui social è già  diventato virale un video che contiene un estratto del suo discorso d’insediamento : “Lo dico in particolare a molte donne impazienti, che nell’auspicare nuovi traguardi, non bisogna dimenticare quelli che sono stati i progressi fatti. Non bisogna dimenticare tutto ciò che è stato fatto. Da quello che è stato fatto si ha la possibilità di avere ulteriori progressi, ma sapendo che la strada è importante con tempi che vanno rispettati.” Il neo-presidente rimarrà in carica fino al 21 dicembre 2024, quando scadrà il mandato di nove anni di giudice costituzionale.   Come primo atto da presidente, il professor Barbera ha nominato vicepresidenti i giudici Franco Modugno, Giulio Prosperetti e Giovanni Amoroso. Dal 21 dicembre 2015 è giudice della Corte costituzionale e suo presidente dal 12 dicembre 2023. Nato ad Aidone in Provincia di Enna il 25 giugno 1938, il professor Augusto Antonio Barbera è stato eletto Giudice della Corte costituzionale dal Parlamento il 16 dicembre 2015 .  Si è formato nell’Università di Catania dove, nel 1968, ha conseguito la libera docenza in diritto costituzionale. Nell’ambito dell’attività accademica, è stato professore ordinario di Diritto costituzionale nelle Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna (dal 1994 al 2010) e dell’Università di Ferrara (dal 1970 al 1977). L’attività di ricerca è stata prevalentemente svolta attorno ai temi delle fonti normative, del sistema delle libertà costituzionali, dell’ordinamento regionale e locale, delle forme di governo, degli organi costituzionali e dei sistemi elettorali.  Tra le pubblicazioni più significative «Costituzione della Repubblica italiana» in Annali della Enciclopedia del diritto, vol. VIII, Giuffré, Milano, 2016 e ha  pubblicato il saggio “Laicità – Alle radici dell’Occidente” edito da Il Mulino, Bologna, 2023. Dal 1999 al 2015 è stato Direttore di “Quaderni costituzionali. Rivista italiana di diritto costituzionale”. Tra gli altri incarichi, è stato componente effettivo e Presidente del Collegio Garante della costituzionalità delle norme della Repubblica di San Marino dal 2003 al 2012; nonché Vicepresidente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, nel quadriennio 2001-2005. Ha fatto parte di diverse Commissioni presso Regioni e Ministeri. Tra queste, è stato Presidente della Commissione governativa che ha portato all’elaborazione del Testo unico delle leggi sulle autonomie locali ed è stato inoltre chiamato a fare parte, nel maggio 2013, della c.d. Commissione dei “Saggi”, costituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per la revisione della seconda parte della Costituzione. Ha svolto attività politica: è stato eletto alla Camera dei deputati per cinque legislature, fra il 1976 e il 1994. Dal 1987 al 1992 è stato Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, nonché, dal 1983 al 1985, componente della Commissione bicamerale per le riforme costituzionali (Commissione Bozzi); dal 1992, è stato Vicepresidente della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali (Commissione De Mita-Iotti).  È stato tra i promotori dei referendum elettorali del 1991, del 1993 e del 1999 che hanno portato all’introduzione dell’elezione diretta dei sindaci e al superamento del sistema proporzionale. Nell’aprile 1993 è stato nominato Ministro per i Rapporti con il Parlamento (Governo Ciampi).

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