Dopo un secolo la destra torna al potere in Italia
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Attilio Pierro sarà deputato della Lega di Salvini e dovrà votare l’Autonomia differenziata inserita nel programma elettorale del Centro Destra
I nipotini del “duce”, dopo un secolo, vanno al potere in Italia! Lo fanno senza nemmeno fare lo sforzo di “marciare” su Roma con ogni tipo di mezzo disponibile, anzi, vi arrivano vincendo le lezioni in uno stato democratico, con una costituzione che affonda le radici nella “Resistenza” che ebbe inizio nel 1943 proprio alla dittatura che nel 1922 fu instaurata in Italia.
Giorgia Meloni non è Mussolini ed Enrico Letta non è Giacomo Matteotti, ma 60 anni di democrazia non sono riusciti ad estirpare i geni del “fascismo” dall’Italia. Una minoranza di irriducibili amanti del “potere” forte la si trova a in ogni nazione europea: in Francia, in Austria, in Spagna e perfino in Germania! Ma la stragrande maggioranza dei cittadini di quei paesi democratici ha sempre saputo resistere alle tentazioni di semplificare la vita politica affidandosi a chi promette di più con la speranza che possa mantenere gli impegni presi: età pensionabile, tasse e diritti civili giù; servizi sanitari, pensioni, e contributi a pioggia su! Tutto possibile con uno “scostamento” di bilancio che, per capirci, significa altro debito che, prima o poi qualcuno dovrà pagare ai creditori.
L’area del Parco del Cilento Vallo di Diano e Alburni inserita nel collegio Eboli – Cilento e in quello unico del senato, entrambi hanno premiato i candidati del Centro Destra.
Nel collegio uninominale per la camera dei deputati di Eboli-Cilento, Attilio Pierro, già consigliere regionale, (indicato dalla Lega) vince con il 46,74%, ed entra in Parlamento. Secondo Luca Cascone fermo al 22,81%: in terza posizione Dario Vassallo (M5S) con il 21,10%, quarta Elvira Serra (Terzo Polo) con il 4,77%. E poi gli altri.
Nel collegio uninominale del Senato della Repubblica è eletto Antonio Iannone (indicato da Fratelli d’Italia), appoggiato anche lui dal centrodestra unito, vince nettamente con il 41,63%. Insieme a lui, al Senato è rieletto Francesco Castiello (M5S) con il 23,94%. Restano fuori Anna Petrone (Pd) ferma al 24,78%; Luigi Casciello (Terzo Polo) al 5,59%, Lorenzo Forte (Unione Popolare).
Pierro è stato eletto tra le fila della Lega di Salvini che gli chiederà di votare “l’Autonomia differenziata” tra le regioni inserita nel programma elettorale del Centro Destra.: chi versa di più deve prelevare di più, cioè le regioni più ricche; e chi contribuisce meno deve accontentarsi di meno, cioè le regioni più povere … un assaggio lo abbiamo già avuto con la riforma dell’Art. 5°.
I numeri hanno decretato che il nostro territorio è pervaso da un fremito politico che ci porta indietro nel tempo e conferma l’animo destrorso dell’elettorato che vive nell’area protetta che in oltre 25 anni di esistenza non è stata capace di “convertire” la popolazione residente ad una sensibilità ambientalista chi vi vive.
Anzi ha fatto crescere nella considerazione generale la simpatia verso i cacciatori, gli occupanti a costi irrisori del suolo pubblico (spiagge) ed ogni altro interesse privato nei confronti del ben comune che è la preservazione del patrimonio UNESCO e della riserva di Biosfera che custodisce.
Ora è giunta l’ora in cui saranno sciolti “lacci e lacciuoli” e, come dice la canzone di Lucio Dalla, “il nuovo anno porterà una trasformazione, e tutti quanti stiamo già aspettando … Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno” … ma non per tutti! Solo per chi già poteva permetterselo.