SANITA’: da Sapri il grido d’AIUTO per il DIRITTO ALLA SALUTE
Lettera denuncia al Governatore De Luca della Signora Giuseppina
di Francesco Sampogna
La nostra redazione ha ricevuto la Lettera-denuncia scritta al presidente della Regione Campania da una signora di Sapri su disservizi e ritardi del Cup, Centro Unico Prenotazione, per le visite specialistiche negli ospedali della Asl salernitana.
La lettera, inviata dalla Signora Giuseppina Polito vedova Scaldaferri, una tra le fondatrici dell’Avo, Assistenza Volontari Ospedalieri, che opera nell’Ospedale del Golfo di Policastro.
La Signora ottantaquattrenne, scrive al presidente De Luca, rivendicando il diritto all’assistenza e alla salute.
La lettera si conclude con una domanda al presidente: Lei presidente, farebbe stare vicino al telefono una persona anziana e aspettare che elenchino i numeri all’indietro fino al numero 1? senza alcun risultato! Mortificando la persona bisognosa di cure, alla stregua di una pallina ping pong?
Ancora una volta a pagare le conseguenze di una sanità allo sfascio, per l’eccessiva burocratizzazione e centralizzazione dei servizi, sono le classi deboli, gli anziani. Più volte sono stati segnalati questi disservizi legati ai centri CUP. Che vanno ancora di più ad aggravare le lunghe liste di attesa che sono, purtroppo la “vergogna” del sistema sanitario nazionale, per colpa di una politica trentennale se non più di cattiva gestione e tagli alla sanità. Si parla di snellimento delle procedure, di innovazione tecnologica, digitalizzazione dei servizi amministrativi sanitari, siamo d’accordo, ma che vadano nel verso della tutela dei cittadini, della salvaguardia e tutela del dirtitto alla SALUTE, come previsto dall’Articolo 32 della Costituzione.
Il Diritto alla Salute, all’Assistenza non deve essere uno slogan politico ed elettoralistico, deve essere GARANTITO al cittadino.
Viviamo una Sanità dove ci sono tante eccellenze mediche e infermieristiche, dove ci sono degli “eroi”, come sono stati definiti, ma che lavorano in condizioni disumane, oltre i propri limiti, ma lo fanno con amore e professionalità, rispettando il giuramento di Ippocrate: “Regolerò il tenore di vita per il bene dei malati secondo le mie forze e il mio giudizio, mi asterrò dal recar danno e offesa. Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, nè suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.”
La POLITICA, cosa fa? cosa ha fatto? …
Carenze strutturali, ridimensionamente delle strutture periferiche, chiusure di reparti e ridimensionamento dei posti letto.
Carenza di personale medico, infermieristico e OSS. Ma si costruiscono Case di Comunità e Ospedali di Comunità.
Si spendono denari pubblici, denari che graveranno sulle tasche dei cittadini italiani.
Ma il personale medico e non che dovrà essere impiegato, verrà assunto in PAESI TERZI? visto che già per le strutture del Sistema Nazionale manca?
Dopo questa mia breve riflessione vi allego la lettera/denuncia della Signora Giuseppina Polito, vedova Scaldaferri, da Sapri.