19 Settembre 2024

Calabria. – L’Autonomia differenziata spacca il Paese

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L’Autonomia differenziata spacca il Paese in un cinico scambio politico e si cancella qualsiasi leva di coesione e di cooperazione territoriale. Ne è prova quanto già richiesto dal presidente della regione Veneto, Zaia al governo in materia di funzioni non soggetti a LEP. Protezione civile, commercio estero, previdenza integrativa possono già essere oggetto di devoluzione. Un vero e proprio spappolamento del sistema Paese.

È quanto sostiene in una nota il gruppo regionale del Pd che ha organizzato un’iniziativa pubblica a Lamezia Terme alle 18e30 ieri 8 luglio, nel Chiostro San Domenico.

“Per la Calabria in primis – aggiunge la nota- sarebbe un disastro ma con l’autonomia ad arlecchino sarebbe l’intero paese ad indebolirsi. Per questo l’Autonomia differenziata va fermata, ora: vanno coinvolti amministratori, rappresentanti istituzionali, associazioni, movimenti civici, cittadini. Per questo -aggiunge ancora la nota- il gruppo consiliare del Partito democratico in Consiglio regionale ha organizzato un’iniziativa pubblica sul tema che si terrà lunedì 8 luglio a Lamezia Terme. A discutere di Autonomia differenziata, dopo i saluti del gruppo regionale democrat affidati al consigliere Franco Iacucci e l’introduzione della consigliera Amalia Bruni, a discutere del tema ci saranno la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, collegata da remoto, e l’ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero tra i primi a cogliere fino in fondo l’urgenza di contrastare l’Autonomia differenziata e i pericoli conseguenti ad una effettiva entrata in vigore, soprattutto per le regioni del Sud”. Porteranno il proprio contributo al dibattito: anche il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita; don Giacomo Panizza, fondatore di “Progetto Sud”; Giovanni Oliverio, studente della facoltà di Medicina; il deputato Riccardo Tucci; il deputato Nico Stumpo; il segretario regionale di Sinistra Italiana, Fernando Pignataro e il segretario regionale del Pd, Nicola Irto.

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