18 Ottobre 2024

di GIovanni Lovisi

Qualche volta da solo nel buio silenzioso della mia stanza, penso al modo migliore per raggiungere l’essenza del mio essere, che si mescola a tanti stimoli dannosi che convivono nella mia anima. In realtà, chi sono io in questa folla che cammina frettolosa e senza meta tra i grattacieli di questa metropoli?

Come un esercito in marcia, le persone camminano per strada da sole e utilizzano automaticamente le tecnologie digitali per comunicare e condividere, in modo superficiale, vari momenti della loro vita. Le esperienze digitali oggi, sempre più generalizzate, sono relazioni interpersonali egoistiche, senza alcune intenzioni di mantenere la continuità e la memoria. Di solito, sono brevi, ripetitive e con contenuti banali. Dunque, gli esseri umani diventano consumatori voraci di queste emozioni, che devono riempire ogni spazio della loro vita, per evitare, attraverso la coscienza, le sensazioni nocive della realtà e mantenere così la stabilità psicologica. Inoltre, i media sono anche responsabili di questo “status quo”, poiché diffondono alle persone un’enorme quantità di informazioni, immagini e video concisi e scollegati, che le impediscono di sviluppare un pensiero critico sulla realtà.

Sennonché, nel mondo globalizzato, non credo che l’umanità sia insoddisfatta di essere alienata. Quindi, non c’è posto per la tristezza, perché esistono una vasta gamma di farmaci e procedure che alleviano l’angoscia. Tuttavia, la costante neutralizzazione del trauma da parte degli individui può portarli a un impoverimento e a una tecnicizzazione delle relazioni interpersonali, con conseguente indifferenza nei confronti della società.

Infine, riporto il mio sguardo all’oscurità solitaria della mia stanza e penso come sarà difficile trovare un percorso che conduca alla mia essenza nel mondo in cui prevale il vuoto esistenziale. E se fallissi, come potrei provare sentimenti duraturi come l’amore? Saró condannato a ignorare l’essenza della mia anima? È impossibile avere progetti di lungo termine oggi.

Il texto si basa su alcuni autori autori come Walter Benjamin, Bung—Chulll Han , Zygmunt Bauman, Freud.

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