Un bellissimo traguardo e risultato avere un secondo aeroporto in Regione Campania in Provincia di Salerno
comunicato stampa cittadinanzattiva
L’associazione sportello Pit consumatori di Mont. Rovella augura e fa i complimenti al mondo politico per il nuovo evento di progresso raggiunto sul territorio con il secondo hub aeroportuale di scalo per gli arrivi e partenze, sia nazionale che Europeo in Provincia di Salerno con denominazione Costa d’Amalfi.
Il nostro desiderio di auspicio e di previsione, e sperare che tutto questa realtà cresca nell’ottimismo della capacità degli uomini di far volare la cultura dell’intelligenza per potenziare i nostri territori di sana crescita di sviluppo, sia sociale che commerciale.
L’associazione inoltre, vista l’occasione della buona performance inaugurale e celebrativa con il taglio di nastro con la presenza delle maestranze Nazionali e Regionali politiche, fornisce ai lettori e per chi legge, un po’ di cenni salienti per non perdere la memoria e di vista storico di come si é arrivato a questa bella e magica realtà intrinseca di fatti e luoghi comuni dei Monti Picentini in Provincia di Salerno per la realizzazione dopo lunghi e duri anni la felice attesa dell’aeroporto Costa d’Amalfi.
L’AEROPORTO DI MONTECORVINO
Il 6 agosto 1926, con contratto n.552, registrato a Napoli, ufficio atti privati al n.829,vol.24, serie III – Registrato alla Corte dei Conti il 26.10.1928, reg. n.111 Aeronautica, foglio 867, il Comune di Montecorvino Rovella diede in fitto alla Sezione del Genio Aeronautica di Napoli, una zona di terreno nella Contrada Difesa Nuova, con un canone annuo di £. 20.000.
L’area data in fitto dal Comune era di mq.711.169 e il 31.10.1926, fu emesso il Decreto Ministeriale a firma di Italo Balbo che istituì un campo di fortuna.
Questo campo di fortuna fu creato dal Genio aeronautico di Napoli, la pista era composta inizialmente di un migliaio di metri, larga cinquanta, su cui dominava una gigantesca “ M “ per indicare il Comune di Montecorvino Rovella.
L’impresa che si aggiudicò i lavori di spianamento del Campo fu l’impresa di Gabriele Buongiorno di Montecorvino Rovella.
Dal 1.10.1928 l’onere dei campi di aviazione, passò alla Provincia che doveva così corrispondere il fitto dovuto.
Dal luglio del 1929 il campo fu utilizzato dal XX stormo Aeroplani da Ricognizione, comandato dal Col. Pilota Mario Martucci al quale successivamente sarebbe stato intitolato l’Aeroporto. Difatti, il 16 febbraio 1934, il Comune concesse una piccola porzione di terreno di mq.5,51 per la costruzione di un ceppo funerario alla memoria del detto Martucci.
Nel 1933 venne istituita una Scuola Provinciale di Volo a Vela, diretta dal Capitano Pilota Gaetano Nunziante, allora presidente dell’Aeroclub di Salerno, destinata a diventare in seguito dal 1 agosto 1938, Scuola Nazionale di volo senza motore.
La scuola fu diretta dal tenente Pilota Orfeo Mazzitelli, salernitano, appartenente al XXII Gruppo Caccia, che durante il secondo conflitto mondiale abbatté numerosi aerei nemici nei cieli di Salerno, con partenza in tenuta di allarme proprio da questo aeroporto.
Il 7 novembre 1939, il Demanio Aeronautico indennizzò un esproprio di mq.711.160 al Comune di Montecorvino Rovella con una spesa di circa £. 505.000 e di mq. 276.466 al Comune di Battipaglia con una spesa di circa £. 196.000.
Detto esproprio si rese necessario in quanto la Regia Aeronautica aveva deciso l’istituzione di una Scuola di Pilotaggio per sottufficiali, anche considerando la possibilità di poter volare per l’intero anno a causa delle favorevoli condizioni meteorologiche.
Il passaggio alla giurisdizione del Comune di Pontecagnano avvenne il 1 gennaio 1943.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’aeroporto fu rapidamente occupato dal 64° reggimento Panzer Divisione Tedesca.
Nelle prime ore del 9 settembre, la quinta armata, composta da inglesi ed americani, sbarcò nel Golfo di Salerno. I Rangers si diressero verso Vietri e la 46^ e 56^divisione britannica a Sud di Salerno, nella zona di Pontecagnano. La battaglia di Salerno fu tra le più sanguinose e violente dell’intera operazione di sbarco. I tedeschi, rinforzati dalle truppe provenienti dalla Calabria, si riorganizzarono e contrattaccarono dopo tre giorni di bombardamenti alleati. In seguito gli interminabili cannoneggiamenti delle navi fiaccarono il morale della resistenza tedesca e decisivo fu l’intervento, il giorno 16, delle truppe americane sbarcate a Paestum che sorpresero i tedeschi sul punto di ritirarsi.
Il 19 settembre 1943, durante l’operazione “ Avalanche “, il campo di aviazione, che era ancora denominato “ di Montecorvino “, fu individuato dagli alleati come primo obiettivo di tutto il piano di attacco e fu reso operativo in tale data.
Dopo che il Campo venne conquistato dagli alleati l’aeroporto divenne un nodo nevralgico di collegamento, specialmente quando la Capitale venne spostata a Salerno.
Dopo il periodo bellico, venne abbandonato a pascolo ed a effimere coltivazioni stagionali. Fu ripristinato il 1 novembre 1952 dall’Associazione “ Aero Club Salerno “ con lo scopo di esercitazione di sporta aeronautici. Il 26 ottobre 1958, l’aeroporto divenne funzionale per l’organizzazione del primo avioraduno.
La ripresa dei voli diede impulso ad una lodevole iniziativa del Presidente dell’Aero Club che presentò uno schema costitutivo di un “ Consorzio per l’Aeroporto di Pontecagnano”.
Nel 1962 vi atterrò la famiglia Kennedy con l’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale.
Dal 1958 al 1970 si sono svolti numerosi Avioraduni e Manifestazioni aeree.
Le opere di sminamento ordinate dall’autorità dell’aviazione civile, determinarono una temporanea chiusura dell’aeroporto per tutto il mese di settembre del 1975 con l’individuazione di 750 ordigni inesplosi giacenti nell’area competente.
Durante questo periodo di inagibilità, fu ripristinata l’aviorimessa abbandonata dopo gli eventi bellici ed in quella struttura si insediò il 4 novembre 1975 il VII Elinucleo dei Carabinieri, preziosa presenza operativa.
Nel corso degli anni ottanta, ha avuto inizio una efficiente fase di rilancio che è culminata nel conseguimento dell’obiettivo di fare dell’Aeroporto uno scalo di interesse nazionale e internazionale.
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