Ascea, tutto pronto per il gemellaggio con il Comune turco di Focea
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Sia il Governo Italiano che le corrispondenti Istituzioni turche hanno approvato definitivamente il testo convenuto tra i due Comuni in questi mesi e rivisto opportunamente alla luce dei parametri definiti, in particolare, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. La nota di approvazione è stata firmata e inviata all’avv. Pietro D’Angiolillo, sindaco di Ascea e Presidente dell’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale, dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini.
Ora il testo sarà approvato dai rispettivi Consigli comunali, in modo che i sindaci possano poi sottoscriverlo pubblicamente.
Si ipotizza che questo possa avvenire in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si terrà a Paestum tra il 27 e il 30 ottobre p.v. Il Presidente D’Angiolillo ha già rivolto un invito in tal senso al collega Fatih Gurbuz del comune di Focea.
Il risultato è stato salutato con soddisfazione da tutti e ventidue i sindaci dell’Associazione AS.CO.CI., in quanto apre una prospettiva concreta sul turismo culturale a livello mondiale a vantaggio dell’intero territorio che loro circoscrivono. In questa prospettiva i Comuni stanno, parallelamente, censendo tutto il patrimonio culturale, materiale e immateriale, di cui dispongono per costruire un’offerta “territoriale” che sarà sempre più evidentemente riconosciuta e valorizzata e quindi attrattiva per un turismo di qualità e non più solo stagionale. Ne guadagneranno peraltro le Aree Interne, che hanno un patrimonio molto ancora da evidenziare e “raccontare”.
“Questo risultato va attribuito alla scelta che i ventidue Comuni hanno fatto lo scorso anno, quando hanno deciso di fondare l’Associazione e sposare il modello dell’Organizzazione Territoriale, ed al lavoro tenace e competente della sua Segreteria, affidata al prof. Renato Di Gregorio” afferma il sindaco Pietro D’Angiolillo, che aggiunge “ il risultato è anche il frutto dell’impegno del gruppo di colleghi amministratori, che hanno fermamente creduto di perseguire una strategia di sviluppo territoriale con la forza delle proprie gambe, senza delegare ad altri il destino del proprio territorio”.
Naturalmente i due Comuni gemellati e il territorio intercomunale di cui sono entrambi espressione hanno in mente ben altro. Lo si legge già nelle premesse del documento di Gemellaggio che hanno condiviso e che si apprestano a firmare. I due “territori” vogliono, infatti, condividere con “territori” di altri Paesi Europei la storia comune che li contraddistingue. I Focei, infatti, non solo costruirono città (oggi di grande interesse archeologico), ma seppero valorizzare, anche culturalmente, i luoghi in cui si insediarono, diffondendo la loro cultura ed i loro saperi. Parmenide, zenone e la filosofia Eleatica ne sono un esempio vivo, che ancora oggi sollecita gli studiosi di tutto il mondo a ritrovarsi ricorrentemente ad Ascea, presso la Fondazione Alario-Velia, a discuterne. Ma va pure detto che se i luoghi, come il Cilento, non fossero stati così ricchi di biodiversità, di paesaggi così belli e variegati e di un clima così mite e la popolazione non avesse posseduto una cultura dell’accoglienza calorosa e profonda, non sarebbero stati certamente scelti da popoli come i Focesi, che in questa terra trovarono uno splendido luogo per porre fine al loro viaggio e per costruire il futuro.