SAPRI: Identità Evolutive
A Sapri, il 1 agosto 2024, alle ore 21:00, Viale della Spigolatrice – Lungomare, sarà presentato il libro:
Identità Evolutive. Studi e ricerche sul Cilento,
scritto da Luigi Leuzzi e Pasquale Martucci, edito da Amazon Independently published, 2024, pp. 168.
Il dibattito coinvolgerà i due autori, che dialogheranno con il prof. Antonio Di Rienzo (studioso di cultura e tradizioni cilentane) e il prof. Angelo Paolo Perriello (esperto di cooperazione territoriale e internazionale, Responsabile del Programma Communitas). Il moderatore sarà Angelo Carelli, organizzatore dell’evento e amministratore del DLF Sapri. Interverranno i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e alcuni responsabili di Associazioni territoriali.
Il libro contiene due saggi degli autori che si occupano dell’identità dell’area cilentana, tra tradizione e cambiamento.
Luigi Leuzzi indaga i simboli e i significati di una storia millenaria, privilegiando l’indagine ermeneutica, fenomenologica e mito-archeologica.
Pasquale Martucci, partendo dalle origini identitarie del Cilento, analizza il passaggio verso le forme evolutive, utilizzando metodi di ricerca sociologici e antropologici.
L’idea di realizzare questo lavoro è emersa attraverso il confronto e le analisi, compiuti dai due autori, in occasione di dibattiti e convegni realizzati negli ultimi due anni.
L’approccio utilizzato da Leuzzi è stato antropologico, con approfondimenti sulla storia e la cultura mito-archeologica, partendo dalla religio, intesa come valore sacrale, ed approdando a forme mitologiche, che dimostrano un legame storico-culturale che rende immediatamente riconoscibile il territorio. Nel Cilento, sostiene l’autore, i simboli identitari mettono in evidenza il confronto con l’alterità, che comporta certamente un atteggiamento di apertura e di curiosità verso l’altro, in cui la diversità è da sincronizzare con le tradizioni interculturali che riconducono certamente ad una civiltà dell’Appennino. Il suo approccio concettuale e le riflessioni si confrontano con una serie di discipline, che vanno dalla storia, all’antropologia, alla psicologia, alla fenomenologia ed ermeneutica, all’empatismo. L’autore si sofferma sulla dea Cilens, sul Megalitismo e la Grande Madre, sull’Antece e le origini, su Parmenide e la Scuola Eleatica, sulla Tomba del tuffatore, sull’Empatismo in rapporto al megalitismo. Si occupa anche de: Il Cavaliere nero e il ritorno dell’eroe, oltre che di Dioniso e il Brigantaggio, con riferimento ai Moti del 1828.
Pasquale Martucci argomenta sull’identità che riconduce ad una cultura, intesa in senso antropologico-sociale, una costruzione che scaturisce dall’incontro tra popoli e territorio. Nell’area cilentana, le popolazioni che si sono alternate e diversificate hanno prodotto caratteristiche di vita particolari, realizzando un processo che ha visto popoli trarre cultura da altri popoli: scambi, assimilazioni e incorporazioni hanno costituito le comunità in un contesto socio-culturale in cui il lavoro della terra era l’unico motivo di sostentamento. Questa è l’identità che si è affermata nelle comunità tradizionali; esiste poi una identità evolutiva che si diffonde con il cambiamento sociale, con il venir meno delle caratteristiche legate ad una vita tradizionale.
L’intento del suo scritto è il voler cogliere il passaggio dalle forme tradizionali a quelle evolutive per cercare di dare un senso alle nuove identità, considerando le dinamiche di cambiamento che ormai fanno parte delle nostre attuali società.