La Città dei Balocchi
di Mario Fortunato da “Cronista di Strada” del 07 ottobre 2022
La piccola ‘Las Vegas della Brianza’ costruita negli Anni Sessanta quando tutto sembrava possibile. L’uomo non si poneva limiti e osava sfidare anche il creato. La storia di Consonno antico villaggio delle Prealpi Lombarde, oggi un paese spettrale tra i luoghi abbandonati più famosi d’Italia.
I luoghi
Agli inizi del ‘900, Consonno era un villaggio abitato da circa 300 persone. Situato a 634 metri sul livello dal mare, dal 1928 far parte del Comune di Olginate, in provincia di Lecco.
Il personaggio e la storia
La magnifica posizione (ai suoi piedi i laghi Annone e Garlate) e la vicinanza con Milano – lo fecero rientrare nelle mira dell’imprenditore Mario Bagno – Conte di Valle dell’Olmo – deciso a realizzare un vero e proprio ‘paese dei balocchi’.
Nel 1962, il villaggio di proprietà delle famiglie Aghilieri e Verga venne acquistato per la cifra di 22.500.000. Le case furono rase al suolo, e, in pochissimo tempo, edificati, tra l’altro: un lussuoso Hotel, ristoranti, una balera, uno dei primi centri commerciali e un minareto. Delle vecchie costruzioni sarebbero rimaste in piedi la chiesa di San Maurizio, la casa del custude e il cimitero. L’idea ebbe successo e l’unica strada era sempre stracolma di veicoli. Memorabili le serate danzanti con la presenza dei vip del tempo, tra cui: i Dik Dik, Celentano, i Profeti, Milva e Pippo Baudo.All’entrata del paese, gli ospiti venivano ricevuti da personaggi in costumi medievali. Consonno entrò presto nei sogni della gente. L’euforia e il sensazionalismo degli anni d’oro lo facevano immaginare come il paese più bello del mondo. Veniva denominato: ‘Disneyland della Lombardia, ‘Las Vegas della Brianza’, ‘Paese dei Balocchi del Lario’. Le ambizioni dell’essere umano, non di rado, travalicano l’impossibile. Si volle spianare parte della collina difronte, per migliorare la vista sul ‘Resegone’ (la montagna citata nei ‘Promessi Sposi’). Proprio questo intervento avrebbe creato squilibri geologici che contribuiranno a decretare la fine del progetto.
Le acque torenziali del 1966 provocano i primi smottamenti, ma il Conte non si arrende. Una nuova devastante frana, nel 1976, blocca ancora la strada per Olginate. La Città dei Balocchi resta completamente isolata. Improvvisamente, tutto si ferma!Negli anni 80 il Conte tenterà un rilancio della sua ‘creatura’, ma le attrazioni tanto amate negli ‘anni del boom’ non vanno più di moda, forse anche per la crisi economica che colpisce il Paese. Il grande Hotel viene trasformato in una casa di riposo per anziani che verrà chiusa definitivamente nel 2007. Mario Bagno muore nel 1995 e Consonno diventa un paese fantasma.
Un’Associazione denominata ‘Gli Amici di Consonno’, formata da ex abitanti del borgo e dai loro figli, cerca di tenere in vita l’antico villaggio con delle belle iniziative che hanno luogo soprattutto in primavera e in estate. Da tempo si discute di come recuperare il paese, ma fino ad oggi la vecchia ‘Las Vegas della Brianza’ rimane un luogo abbandonato.
Per non dimenticare
Ci è piaciuto raccontare la storia di Consonno. Una vicenda che dovrebbe servire da monito a chi crede di poter fare ciò che vuole. Dovremmo, invece, più spesso ricordarci che siamo ospiti di un meraviglioso Pianeta che va rispettato. Si possono realizzare anche i sogni, ma non bisogna urtare troppo la collera del creato, perché, come osservava il filosofo e saggista inglese Francis Bacon: “Alla natura si comanda solo ubbidendole”.