7 Ottobre 2024

SALA CONSILINA (SA) MOSTRA DI PITTURA CONTEMPORANEA DELL’ARTISTA MIMI DOMENICO STANZIONE IN ONORE DEL SANTO PATRONO

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di Michele D’Alessio


Domenico Stanzione in arte Mimi’, pittore, decoratore e restauratore da oltre mezzo secolo formatosi e guidato sin dall’infanzia da suo padre, che era un noto maestro d’arte Alfonso Stanzione. Discendenti da generazioni di pittori, un loro antenato fu uno apprezzatissimo pittore del 1600, Massimo Stanzione, (Frattamaggiore od Orta di Atella, 1585 – Napoli, 1656 è stato un pittore italiano, attivo principalmente a Napoli durante il periodo barocco. Domenico Stanzione è un continuo studioso dei colori, dipingendo sia in patria sia all’estero, infatti moltissime opere, propongono illustrissime visioni panoramiche nelle quali i tanti aspetti della natura s’intrecciano alle svariate aggregazioni architettoniche o alle sperdute e varie vedute di paesaggi di campagna e marini.

Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, ricevendo moltissimi riconoscimenti e premi. Il pittore salese ha presentato negli anni oltre 100 mostre personali e collettive in tutta Italia, esponendo insieme ad illustri pittori come Fortunato Pugliese, Pericle Sarti(vero nome Pasquale Caputo –Postiglione–SA-), Roberto Viviani (Napoli 21 -01.1932) è con altri maggiori artisti dell”900, che hanno portato su tela il classicismo e il realismo napoletano L’artista poliedrico in questi giorni, in occasione delle festività del Santo Patrono (San Michele Arcangelo) espone a Sala C. in piazza Umberto I. “… Penso che le foto – sottolinea Domenico Mimì Stanzione – spiegano bene quali siano le mie competenze, oltre alle innumerevoli opere pittoriche, mi occupo di restauro ( affreschi, statue, quadri) e di pitturazioni e decorazioni di civile abitazione ed edifici religiosi. La mia vena pittorica, sono fonte ispiratrice di scorci ed luoghi d’indubbio valore naturalistico. Le mie maggiori tele richiamano l’azzurro del mare ed il verde dei monti, dei luoghi dove ho vissuto la mia infanzia, alternante da note pastorali a spirali marine. Sala Consilina, mia terra natale, è scorciata in tantissime tele…”

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