23 Dicembre 2024

Alla ricerca dell’io artistico-spirituale

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Alla ricerca dell’io artistico-spirituale 10 Luoghi e itinerari turistico-culturali in Italia da non perdere

10 Luoghi e itinerari turistico-culturali in Italia da non perdere

di Menotti Lerro

Tra circa due settimane Papa Francesco si recherà in Corsica per chiudere un convegno sui temi del mediterraneo. Un altro interessante viaggio del pontefice che ha da sempre in particolar modo invitato i fedeli ad andare ai santuari poiché, a suo parere, il pellegrinaggio rappresenta una delle espressioni più eloquenti della Fede del popolo di Dio.

Ci sono, infatti, luoghi che bisogna necessariamente visitare almeno una volta nella vita (da credenti o meno) affinché lo spirito possa elevarsi e il corpo esultare. Sono mete privilegiate dell’animo che spesso permettono una profonda rigenerazione.

Il sé, infatti, si disvela sempre attraverso il viaggio, poiché metafora del peculiare percorso di vita, capace di far ri-guardare con nuovi occhi il proprio vissuto, ridando anche significati essenziali alla ricostruzione dell’identità soggettiva e a quella della comunità d’appartenenza.

Nell’ambito del “Bel Paese” (questo nostro incantevole, dolente “Bel Paese”), dando per scontate le mete più rinomate, consiglierei alcune tappe fondamentali che hanno anche una certa rilevanza storico-artistico-culturale: il labirinto Borges a Venezia, un vero e proprio giardino che prende ispirazione dal mondo letterario; Assisi, la magnificente città santuario che esibisce, con discrezione, un inestimabile patrimonio storico; i giardini di Boboli a Firenze dove il tempo dimentica se stesso; così come, per restare in Toscana, l’Eremo di Montesiepi – che caratterizza il paesaggio e la gigantesca Abbazia di San Galgano a Siena – noto per la leggenda della spada nella roccia. E ancora il parco delle Fucine di Casto o l’esperienza imperdibile del Museo Tattile di Varese (facendo anche tappa ad Arcumeggia “Paese degli Affrescatori”); ma anche il fascino dei giardini del complesso monumentale arabo-normanno di Villa Rufolo a Ravello. Penso, inoltre, al ricercato (specie dagli artisti) Vico Noce di Benevento che termina con l’istallazione dell’Hortus conclusus di Domenico Palladino.

Ultimo, ma non ultimo, consiglierei il “Percorso empatico-culturale del Cilento”: un itinerario in 10 Borghi scelti dall’innovativa Piramide, neo costituitasi tale, epicentro dell’Empatismo: Agropoli “Paese del Castello”, Paestum “Paese di Poseidone”, Salento Cilento “Paese della Poesia”, Velia “Paese della Filosofia”, Omignano “Paese degli Aforismi”, Piano Vetrale “Paese dei Murales”, Palinuro “Paese del Mito”, Magliano Vetere “Paese della Paleontologia”, Roccadaspide “Paese della Difesa” Vatolla “Paese dell’Otium” (non dimenticando di fare tappa sul Monte Stella dove aleggiano i primi dèi empatici). Poesie e aforismi inediti su mattonelle di fine ceramica, donate da alcuni dei maggiori autori italiani contemporanei che lì sono andati e hanno presentato e dibattuto il loro pensiero (apponendone, con le loro stesse mani, frammenti ai muri). E poi la grande filosofia della tradizione, ancora nel Cilento, sorta con la Scuola Eleatica così come la Scuola Medica Salernitana. Luoghi che hanno dato i natali a Parmenide e a Zenone, ma anche, in seguito, a Giambattista Vico e a Paolo De Matteis, e che oggi rappresentano nuovamente innovazione, essendosi uniti ed elevati culturalmente al fine di fare da “geometrica casa”, simbolica e concreta, al più rilevante movimento letterario, filosofico, artistico e culturale della contemporaneità: la Scuola Empatica – che accoglie al suo interno circa 300 personalità dell’Arte e della Cultura nazionali e internazionali – sempre più ammirata dal mondo tout court.

Ma tornando, adesso, alla simbologia di ogni itinerario possibile, direi per concludere che se si vuole veramente imparare qualcosa dalla strada, allora bisogna mettersi in viaggio.

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