24 Dicembre 2024

L’Antitrust ha sanzionato due società per l’applicazione di prezzi gravosi nel settore del teleriscaldamento

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L'Antitrust ha sanzionato due società per l'applicazione di prezzi gravosi nel settore del teleriscaldamento

di Pietro Cusati detto Pierino

L’Antitrust ha sanzionato la società Hera S.p.A, per 1.984.736 euro, e ComoCalor S.p.A. per 286.600 euro, per l’applicazione di prezzi  gravosi nel settore del teleriscaldamento.L’Antitrust aveva avviato tre procedimenti, riguardanti le reti di Ferrara (gestita da Hera S.p.A.), di Como (gestita da ComoCalor S.p.A.) e di Parma e Piacenza (gestite da Iren Energia S.p.A.) in cui buona parte del calore proviene da fonti diverse dal gas naturale (da combustione di rifiuti a Como, da combustione di rifiuti e da energia geotermica a Ferrara).L’Antitrust  intendeva verificare se e in quale misura le tre società avessero trasferito sugli utenti delle reti di teleriscaldamento un onere eccessivo e ingiustificato, tra il 2021 e 2022, quando si era verificato un aumento dei prezzi del gas naturale. In particolare, si voleva capire se Hera, ComoCalor e Iren fossero o meno intervenute con correttivi adeguati sulle formule per determinare il prezzo del calore, basate sul “costo evitato” del riscaldamento a gas. L’Antitrust ha riscontrato l’applicazione di prezzi  gravosi, in violazione dell’art. 3, comma 1, lett. a), della legge 287/90, nelle reti di Ferrara e di Como nell’anno 2022 e ha irrogato una sanzione di 1.984.736 euro nei confronti di Hera S.p.A. e di 286.600 euro nei confronti di ComoCalor S.p.A. L’Antitrust ha ritenuto che le società hanno impedito ai consumatori di beneficiare dell’uso di fonti rinnovabili disponibili a costi contenuti per produrre un bene essenziale come il calore e hanno imposto prezzi iniqui ed eccessivi rispetto ai costi (comprensivi di un equo rendimento sul capitale investito). L’Autorità non ha riscontrato invece violazioni dello stesso articolo della legge 287/90 nelle reti di Parma e Piacenza, gestite da Iren. Inoltre l’Antitrust  ha chiuso l’istruttoria per presunto abuso di posizione dominante nei confronti delle società Booking.com (Italia) S.r.l., Booking.com B.V. e Booking.com International B.V.  accettando gli impegni proposti. L’Antitrust  aveva avviato il procedimento per le condotte potenzialmente abusive di Booking che avrebbero limitato l’autonomia delle strutture alberghiere italiane di differenziare le proprie tariffe tra booking.com e altri canali di vendita online aderendo ad alcuni programmi promossi da Booking. Trattasi dei programmi Partner Preferiti e Preferiti Plus, che presentano vantaggi in termini di visibilità nei risultati di ricerca a fronte del pagamento di commissioni più elevate e dell’impegno a offrire su booking.com prezzi “competitivi”, e del cosiddetto Booking Sponsored Benefit, che consente a Booking di applicare – senza il consenso della struttura – uno sconto per allineare l’offerta sulla sua piattaforma alla migliore tra quelle disponibili online. Nel complesso, l’Antitrust  ha ritenuto gli impegni proposti da Booking idonei a rimuovere le preoccupazioni concorrenziali. Il gruppo ha infatti presentato un pacchetto di impegni per assicurare che i prezzi applicati dalle strutture su canali di vendita online diversi da booking.com non vengano presi in considerazione in alcuna fase del funzionamento e della promozione dei citati programmi. Inoltre viene modificata coerentemente la comunicazione interna/esterna con le strutture sull’accesso e sul funzionamento di questi programmi e viene aumentata la trasparenza nei confronti delle strutture stesse sul loro funzionamento, inviando email nominative una tantum ai nuovi partner e dati statistici su base periodica e regolare.Secondo l’Antitrust , gli impegni presentati da Booking garantiscono che i criteri di partecipazione e il funzionamento dei programmi in questione siano scollegati, in ogni fase della loro attuazione, dalle strategie di prezzo praticate dalle strutture ricettive sugli altri canali di vendita. In questo modo si garantisce l’autonomia commerciale delle strutture ricettive e si favoriscono le dinamiche competitive tra le OTA nell’offerta di servizi di intermediazione e prenotazione online. Inoltre, la maggiore trasparenza in merito al funzionamento dei programmi Partner Preferiti, Preferiti Plus e Booking Sponsored Benefit permette alle strutture di assumere decisioni più informate riguardanti i costi e i benefici derivanti dalla partecipazione agli stessi.

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