Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

14 Aprile 2025

di Vincenzo De Filippo

Il fondo monetario internazionale (FMI) dopo quasi un anno di ritardo certifica che le sanzioni alla Russia più che indebolire il destinatario stanno colpendo duramente le Nazioni che le hanno imposte.
In particolare la Germania e l’Italia saranno per tutto il 2023 in Recessione economica, ossia una condizione economica caratterizzata da livelli di produzione molti piu bassi di quelli che si potrebbero ottenere usando in modo completo tutte le risorse a propria disposizione.

Una recessione che deriva da più fattori; in primis le scellerate sanzioni alla Russia che non hanno fatto altro che creare un’inflazione esogena dovuta all’innalzamento del costo delle materie prime, e in seconda battuta almeno per il nostro Paese abbiamo e stiamo facendo i conti con una brusca frenata della spesa pubblica dovuta ai parametri Ue, parametri che non ci permettono scostamenti di bilancio necessari alla contrapposizione della problematica energetica.

La Germania, invece, paga la totale dipendenza dal Gas Russo( quasi il 78%) che sicuramente non le permette di dormire in modo sereno, anche se con una manovra sovranista ha perlomeno alleviato la situazione.
Insomma dopo l’perinflazione, la svalutazione dell’euro sul dollaro e il calo della domanda interna ora abbiamo anche la tanto temuta RECESSIONE….tutto quello che ci dicevano che sarebbe successo se fossimo usciti dalla moneta unica è invece perfettamente successo restandoci dentro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *