Energia, 88 milioni per i non metanizzati. Escluse le imprese che rischiano di chiudere
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POTENZA – Mentre sul fronte del contributo in bolletta per i residenti lucani provvisti di impianto di riscaldamento a gas ancora tutto fermo in attesa dello start sulla piattaforma Apibas, per i non metanizzati c’è invece una prima buona notizia.
“La Giunta regionale di Basilicata, ha approvato il bando che stanzia 88 milioni a fondo perduto, per l’acquisto e l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica e/o termica alimentati da fonti rinnovabili e/o sistemi di accumulo di energia elettrica. Nell’ordine: Impianto Fotovoltaico connesso in rete, Impianto Solare Termico, Impianto micro eolico, Sistema di accumulo, Pompa di calore. I beneficiari della misura hanno diritto al consumo gratuito dell’energia elettrica prodotta attraverso gli impianti oggetto del contributo. Il vantaggio per i cittadini è notevole. Nel caso dei pannelli solari o fotovoltaici, la durata media è di 25 anni.
CHI PUO’ ACCEDERE “Possono presentare domanda le persone fisiche che, alla data di presentazione della domanda, sono proprietarie o usufruttuarie delle unità immobiliari oggetto dell’intervento aventi le seguenti caratteristiche: • utilizzate come residenza anagrafica; • ubicate all’interno del territorio della Regione Basilicata e non allacciate alla rete del metano; • regolarmente censite al N.C.E.U. • titolari di contratto di fornitura elettrica per utenza domestica residenziale sull’immobile oggetto dell’intervento, rilevabile dalla bolletta • proprietari (o titolari di diritto di usufrutto) di unità abitative indipendenti, non in Condominio, situate nel territorio regionale; • proprietari (o titolari di diritto di usufrutto) di unità abitative facenti parte di edifici in Condominio, situati nel territorio regionale.
Il problema resta aperto le imprese che non possono, al momento accedere al beneficio regionale.
LE IMPRESE Il sindaco di Marsicovetere Marco Zipparri lancia l’allarme. “Da decenni la piccola regione del Sud d’Italia contribuisce al fabbisogno energetico nazionale. La Basilicata è, infatti, il principale estrattore di gas da terraferma del Paese. A conferma di ciò basti pensare che solo nel 2021 sono stati estratti – dai colossi dell’Oil&Gas operanti nei territori della Val d’Agri e di Tempa Rossa – un miliardo e 79 mila metri cubi di gas. Di questi, 200 milioni di metri cubi spettano alla Basilicata. Ed è sotto gli occhi di tutti che dalla crisi energetica internazionale le multinazionali stanno ricavando extra profitti. Ora tocca alla Regione” – afferma Zipparri il quale non condivide l’esclusione del tessuto imprenditoriale e commerciale lucano da ogni misura di sostegno -. “L’assenza di una strategia per far fronte ai rincari di questi ultimi mesi stanno causando serie difficoltà alla microeconomia lucana”. Zipparri chiede al governo regionale di ricreare le condizioni per una discussione seria sull’utilizzo del patrimonio energetico regionale.