L’Italia e il Tricolore
da Cronista di Strada del 25 ottobre 2022 – di mario Fortunato
Dal libro ‘PIANTO DI PRIMAVERA’ dedicato alle vittime della pandemia. Il penultimo capitolo, ‘I rintocchi che toccano il cuore’, ha ricevuto la Menzione speciale al Concorso Letterario ‘Lettere al tempo della pandemia. I contributi ricavati dalla distribuzione del volume saranno devoluti in beneficenza (pagine 51 e 52).
L’Italia e il Tricolore
La storia si costruisce con i gesti e le azioni, si racconta con le parole e si cementata con i simboli.L’Italia che ha inaugurato la XIX legislatura augura buon lavoro al 68^ Governo della Repubblica. L’On. Giorgia Meloni è il 31^ Presidente del Consiglio dei ministri, dal 1946. Il primo governo della Repubblica fu guidato da De Gasperi, che detiene il primato per averne capeggiati otto; seguono Andreotti (7), Fanfani (6) e Moro (5). Complessivamente i quattro leader democristiani ne hanno guidati 26. Il Presidente più longevo è stato Alcide De Gasperi rimasto in carica dal 13 luglio 1946 al 16 agosto 1953. Il governo più lungo appartiene a Silvio Berlusconi, tra il 2008 al 2011: 1287 giorni. L’unico ex comunista ad aver guidato un governo della Repubblica Italiana è stato l’On. Massimo D’Alema, dal 1998 al 2000.
I Presidenti della Repubblica
«Il Presidente della Repubblica è il Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale» (art. 87 della Costituzione).
Dodici i Presidenti succedutisi dal 1946: tre campani (Enrico De Nicola, Giovanni Leone, Giorgio Napolitano, tutti di Napoli), tre piemontesi (Luigi Einaudi, Giuseppe Saragat, Oscar Luigi Scalfaro), due toscani (Giovanni Gronchi e Carlo Azelio Ciampi), due sardi (Antonio Segni e Francesco Cossiga, entrambi di Sassari), un ligure (Sandro Pertini) e un siciliano (Sergio Mattarella). Due i rieletti per il secondo mandato (Napolitano e Mattarella). Il più giovane: Cossiga, a soli 57 anni.
La Bandiera Nazionale Italiana
La Bandiera Italiana è nata a Reggio Emilia nel 1796, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni di Lugo di Romagna. Si riporta parte del decreto parlamentare: «…che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori: Verde, Bianco e Rosso». All’art. 12 della nostra Costituzione, si legge: «La Bandiera della Repubblica è il tricolore Italiano: Verde, Bianco e Rosso, a tre bande verticali, di eguali dimensioni».
Inno Nazionale
Il “Canto degli Italiani”, nato nel clima di grandi speranze che preparavano l’insurrezione contro gli austriaci venne scritto, nel 1847, dall’allora ventenne patriota Goffredo Mameli e musicato più tardi, a Torino, da Michele Novaro.
Il 12 ottobre 1946, ‘Fratelli d’Italia’ è ufficialmente diventato l’Inno Nazionale della Repubblica.
L’emblema
Per creare un emblema che potesse rappresentare la nostra Repubblica, fu indetto, dal Governo De Gasperi, nell’Ottobre del 1946, un concorso vinto dal professore e artista Paolo Paschetto di Torre Pellice (TO). L’emblema della Repubblica è caratterizzato da tre elementi: la stella, la ruota dentata, i rami d’ulivo e la quercia. L’ulivo rappresenta la pace, la quercia la forza, la ruota dentata d’acciaio il lavoro; la stella è il simbolo che ha sempre caratterizzato il nostro patrimonio iconografico.
Lo Stendardo Presidenziale
È il segno distintivo della presenza del Capo dello Stato; pertanto, segue il Presidente in ogni suo spostamento. L’attuale stendardo si ispira alla bandiera italiana del 1802-1805. La sua forma quadrata, con la bordatura azzurrina, simboleggia le Forze Armate di cui il Presidente è Capo.
L’Altare della Patria
Progettato dall’architetto Giuseppe Sacconi, è situato sul Campidoglio e venne inaugurato, il 4 giugno 1911, da Vittorio Emanuele III, in occasione delle celebrazioni del cinquantenario dell’Unità d’Italia. Il Monumento Nazionale, proposto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli di Brescia, venne realizzato in marmo botticino.
Dal 4 Novembre 1921, da quando accoglie le salme del Milite Ignoto, è diventato Monumento in onore ai Caduti.