Customize Consent Preferences

We use cookies to help you navigate efficiently and perform certain functions. You will find detailed information about all cookies under each consent category below.

The cookies that are categorized as "Necessary" are stored on your browser as they are essential for enabling the basic functionalities of the site. ... 

Always Active

Necessary cookies are required to enable the basic features of this site, such as providing secure log-in or adjusting your consent preferences. These cookies do not store any personally identifiable data.

No cookies to display.

Functional cookies help perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collecting feedback, and other third-party features.

No cookies to display.

Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics such as the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.

No cookies to display.

Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.

No cookies to display.

Advertisement cookies are used to provide visitors with customized advertisements based on the pages you visited previously and to analyze the effectiveness of the ad campaigns.

No cookies to display.

26 Aprile 2025

IN CAMPANIA IL PERSONALE SANITARIO NO VAX REINTEGRATO, NON SARÀ A CONTATTO CON I PAZIENTI,TUTELANDO LA SALUTE DEI VACCINATI

0

di Pietro Cusati

È stata inviata ai Direttori generali delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere, una direttiva a firma del Presidente DELLA Regione Campania Vincenzo De Luca, con la quale si fa obbligo di definire l’impiego del personale sanitario non vaccinato contro il virus Sars-Covid19 , in concomitanza con la disposta reintegra in servizio , tutelando la salute dei pazienti e degli operatori vaccinati. Saranno quindi messe in campo le necessarie azioni dirette a contrastare ogni ipotesi di contagio, evitando il contatto diretto del personale non vaccinato con i pazienti. L’ordinanza n.4 del 31 ottobre 2022 del Presidente della regione Campania ha confermato l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale nelle strutture sanitarie , di ospitalità e lungodegenza, nelle Rsa, nelle residenze sanitarie assistenziali, negli hospice, nelle strutture riabilitative e nelle strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti. L’epidemia da Covid-19 non è finita, anche se al momento la pressione ospedaliera è sotto controllo. Per questo, abbassare la guardia, ipotizzando di abolire l’obbligo delle mascherine negli ospedali sarebbe un rischio anche perché proprio negli ospedali ci sono i soggetti più fragili e più a rischio. L’attuale andamento della pandemia esige il mantenimento di un elevato livello d’attenzione e l’esigenza della massima precauzione nei luoghi, quali i Pronto Soccorso, in cui patologie e fragilità si concentrano in una densità umana che non ha paragoni.Il provvedimento ribadisce la necessità di continuare ad adottare le misure comportamentali individuali e collettive previste e/o raccomandate, l’uso della mascherina, aereazione dei locali, igiene delle mani e ponendo attenzione alle situazioni di assembramento. L’elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo, con particolare riguardo alle categorie fragili disposizioni ministeriali, rappresentano strumenti necessari a mitigare l’impatto clinico dell’epidemia.Su tutto il territorio regionale della Campania dal 1 novembre al 30 novembre 2022, è fatto obbligo di indossare le mascherine in tutte le strutture sanitarie, di ospitalità e lungodegenza, nelle Rsa, nelle residenze sanitarie assistenziali, negli hospice, nelle strutture riabilitative e nelle strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.”Mi sono basato sul fatto che oggi lo scenario è completamento diverso e c’è una grave carenza di organico: è vero che i medici reintegrati saranno circa 4mila, ma intanto cominciamo a metterli a disposizione delle direzioni sanitarie, valutando il posto migliore dove i medici reintegrati potranno andare a lavorare”. Lo ha detto il ministro della salute Orazio Schillaci .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *