Lancia la figlia di 2 anni dalla finestra di casa a Fisciano. Per il Gip è altamente pericoloso
di Francesco Sampogna
Giuseppe D’Auria, il padre della piccola Elena che a soli due anni è stata lanciata dalla finestra di casa a Fisciano facendo un volo dal terzo piano e salvandosi in maniera quasi miracolosa è ritenuto altamente pericoloso per sé e per gli altri. Questo ha stabilito il gip del Tribunale di Nocera Inferiore, Daniela De Nicola, che descrivendo la situazione dell’uomo fa emergere una pericolosità sociale importante.
L’accusa per D’Auria è di tentato omicidio, a nulla è valsa la richiesta, fatta dagli avvocato della difesa, Tommaso Amabile e Silverio Sica, di trasferire lo stesso presso una struttura specializzata, in quanto la consulenza fatta dai medici dell’Asl ha accertato che D’Auria è compatibile con la detenzione carceraria. “Non sa contenere i propri impulsi“, così viene motivata dal gip la necessità dell’arresto in carcere. “L’indagato – scrive il giudice – riferisce di sentire delle voci che lo inducono a commettere determinati gesti“.
Ad avvalorare la tesi del gip, ci sono le immagini fornite da un vicino di casa del suo sistema di videosorveglianza rivolto verso il cortile dove è precipitata Elena. Nei video si sentono le urla e si vede la madre della piccola che viene allontanata dal punto in cui è caduta la bambina. Poi la donna urla al marito che sta tentando di lanciarsi “Pino, che hai fatto?“.
L’uomo ha poi confessato il suo gesto ai militari che lo hanno trovato in casa e in stato confusionale. “È come se il cervello mi dicesse di fare determinate cose – ha raccontato -. Ho sempre le stesse parole, devo salvare il mondo. Mentre stavo con mia moglie mi ha detto di buttare la bimba giù, di buttare nel bagno la bimba giù. Io seguivo quello che mi diceva la voce, ho preso la bambina e ho buttato la bambina giù e dopo mi volevo buttare giù io” si legge nell’ordinanza del gip. Il drammatico gesto è stato compiuto intorno alle 9 di domenica.
I legali intanto hanno chiesto una consulenza psichiatrica sull’uomo che è stata affidata al professore Antonello Zarrillo, ex responsabile del Centro d’Igiene mentale di Salerno.