Chiediamo la candidatura al “Nobel della Pace» per il Pioniere dell’Accoglienza “colpevole” di misericordiosa umanità
di Sampogna Francesco
Oggi 10 dicembre è la Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
L‘Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 10 dicembre 1948, proclamava la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e nel 1950 venne indetta la prima Giornata Mondiale dei Diritti Umani.
Negli Stati Uniti e nel mondo, questa giornata viene celebrata solennemente dalla politica, dalle organizzazioni umanitarie, con eventi culturali, mostre e concerti sul tema.
In questa giornata, ad Oslo viene assegnato il “Premio Nobel per la pace” e a New York (ogni cinque anni) il “Premio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani”.
La Redazione del Giornale online “La Voce del Meridione” in occasione di questa solenne giornata, che ricorda i diritti umani, fa appello e chiede ufficialmente alla Città di Bari, alla Caritas e a tutte le altre Associazione umanitarie e alle persone che aborriscono il razzismo e l’intolleranza affinché venga inoltrata richiesta per la candidatura:
“Nobel della Pace al Sindaco Enrico Dalfino – “colpevole” di misericordiosa umanità – unitamente all’Isola di Lampedusa e a tutte le altre isole e coste italiane strenuamente impegnate a salvare e ad accogliere i tanti profughi che giungono dal mare”.
Chiediamo a quanti vogliano aderire a questa nostra proposta di iscriversi al gruppo di Facebook, “Nobel della Pace al Sindaco Enrico Dalfino, all’Isola di Lampedusa …”
Contatti:
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Chi era Enrico Dalfino
Nato il 6 dicembre 1935 a Sammichele di Bari e si laurea in giurisprudenza con lode nel 1958 presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. È stato Sindaco di Bari dal 1990 al 1991 con la Democrazia Cristiana e docente di Diritto Amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari.
L’8 agosto 1991 si trova a gestire lo sbarco dei circa 20.000 profughi albanesi arrivati con la nave Vlora al porto di Bari. In quella occasione ha pronuncia la sua famosa frase “Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza”, venendo etichettato come “cretino” dall’allora presidente Cossiga. Muore il 24 agosto 1994.
Enrico Dalfino è stato un illustre docente di Diritto Amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari, democristiano, per un brevissimo periodo – dall’agosto del 1990 al dicembre 1991 – Sindaco di Bari, un’esperienza breve, ma molto intensa. Trentuno anni fa, era la mattina dell’8 agosto del 1991 venne svegliato da una telefonata della capitaneria di porto che aveva avvistato una nave piena di persone. Si precipitò immediatamente sul porto, la nave era la Vlora, con un carico di circa 20mila persone, immediatamente si voleva intervenire con un operazione di polizia, ma lui immediatamente si oppose, come si oppose allo “stadio lager” proposto dalle autorità di polizia. Dalfino chiedeva di gestire la situazione come operazione di protezione civile e non di polizia. Colpirono molto le sue parole, diventate simbolo dell’accoglienza «Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza».
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Editoriale “La Voce del Meriodione”: https://www.lavocedelmeridione.com/2022/10/18/bari-8-agosto-1991-enrico-dalfino/
“Cronista di Strada” di mario Fortunato da “La Voce del Meridione”: https://www.lavocedelmeridione.com/2022/10/18/ospitare-i-profughi-e-un-dovere/