23 Novembre 2024

Contrasto alla violenza di genere, relazione tra vittima e autore del reato, dal 1 gennaio 2023, gli uffici giudiziari italiani hanno avviato la rilevazione dei dati relativi ai procedimenti giudiziari sui sistemi informativi dell’area penale

Rubrica «Informazione Giuridico e Culturale» a cura di Pietro Cusati detto Pierino

Per il contrasto della violenza di genere,dal 1 gennaio 2023, il Ministero della Giustizia ha avviato la rilevazione dei dati relativi ai procedimenti giudiziari su uno dei più allarmanti fenomeni. L’obiettivo, realizzare costanti analisi statistiche, da pubblicare periodicamente per far emergere caratteristiche ed evoluzioni delle condotte criminali. Attraverso un intervento sui sistemi informativi dell’area penale, tutti gli uffici giudiziari italiani sono ora nelle condizioni di registrare dati importanti, come la relazione tra vittima e autore del reato, la fattispecie di reato commesso, le modalità utilizzate. Il Ministero della Giustizia intende promuovere la massima cura per la rilevazione delle informazioni utili a formulare le risposte più efficaci nella prospettiva della prevenzione dei reati e dell’innalzamento degli standard di tutela delle vittime. L’aggiornamento dei sistemi informativi degli uffici giudiziari , al fine di consentire un costante monitoraggio del fenomeno , dà attuazione agli obiettivi del tavolo tecnico istituito nell’ambito della collaborazione tra il Ministero della Giustizia e l’Istituto Nazionale di Statistica, per alimentare la banca dati sulla violenza di genere con i flussi informativi giudiziari. L’analisi dei vari aspetti del fenomeno rappresenta uno dei principali strumenti di prevenzione, in linea con le indicazioni della Convenzione del Consiglio d’Europa e con le ultime norme in tema di rilevazioni statistiche sulla violenza di genere (legge n.53 del 5 maggio 2022). Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso. La normativa contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime. Con l’introduzione nel 2009 del reato di atti persecutori-stalking, che si configurano in ogni atteggiamento violento e persecutorio e che costringono la vittima a cambiare la propria condotta di vita, fino alla legge sulle ‘Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere’, risultano infatti rafforzati la tutela giudiziaria e il sostegno alle vittime, una serie di aggravanti e la possibilità di permessi di soggiorno per motivi umanitari per le vittime straniere di violenza. Le prefetture promuovono, dove emergono i bisogni e le esigenze, iniziative di informazione e sensibilizzazione per combattere la violenza di genere, formazione nelle scuole, corsi di formazione per gli operatori delle strutture sociosanitarie, per migliorare la prima accoglienza, forme di collaborazione con gli enti locali e le associazioni per potenziare l’accoglienza e il sostegno alle vittime, task force e gruppi di lavoro per pianificare le iniziative e divulgare le best practice.

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